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Scoperta azione antibatterica degli zuccheri nel latte materno

Salute e Benessere

Uno studio ha individuato che l'alimento non fornisce al bambino solo nutrienti, ma anche una barriera naturale contro le infezioni

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Il latte materno è noto per essere un alimento in grado di rafforzare le difese immunitarie dei neonati a cui viene somministrato, grazie anche ai batteri di cui la mamma lo arricchisce naturalmente. Solo che gli scienziati hanno sempre concentrato la propria attenzione sulle proteine contenute in questo liquido. Una ricerca interdisciplinare condotta presso la Vanderbilt University ha invece spostato l'attenzione sui carboidrati che si trasformano in zuccheri: non solo queste sostanze hanno dimostrato proprietà antibatteriche, ma anche la capacità di potenziare lo stesso effetto prodotto dalle proteine.

Il punto di partenza: la resistenza agli antibiotici

I risultati della ricerca sono stati presentati il 20 agosto al meeting annuale dell'American Chemical Society a Washington, dalla dottoressa Dorothy Ackerman e pubblicati sull'ACS Infectious Diseases journal. Alla base dellla ricerca, il grave problema della resistenza batterica agli antibiotici, che solo in Italia causa 5.300 nuove infezioni all'anno. "Abbiamo iniziato a cercare nuovi metodi per combattere i batteri - ha spiegato Steven Townsend, docente di chimica che ha diretto la ricerca - Ci siamo ispirati allo streptococco del gruppo B. Ci siamo chiesti se il suo ospite più comune, le donne incinte, produca composti che possono indebolire o uccidere il batterio, che causa infezioni nei neonati in tutto il mondo". Così gli stessi ricercatori hanno smesso di osservare le proteine e hanno rivolto la propria attenzione agli zuccheri del latte materno.

La potenza degli oligosaccaridi

Gli esperti hanno studiato i carboidrati del latte, noti anche come oligosaccaridi. La sostanza analizzata era prelevata da diversi donatori. Dopo di che hanno associato a questi liquidi le colture di streptococco e hanno osservato l'interazione. Il risultato: non solo alcuni di questi oligosaccaridi erano in grado di uccidere i batteri direttamente, ma erano capaci di frantumare la pellicola biologica che questi microrganismi mettono in atto per proteggersi. Secondo quanto riferito da Townsend, in uno dei liquidi raccolti gli zuccheri hanno ucciso un'intera colonia di streptococco. "I nostri risultati dimostrano che questi zuccheri in primo luogo sensibilizzano il target batterico e poi lo uccidono - spiega l'esperto - I biologi spesso la chiamano letalità sintetica, una ragione in più per continuare a sviluppare nuovi antimicrobici con questa capacità". Dosando la combinazione tra colonie batteriche e un mix di zuccheri del latte e peptidi antimicrobici prelevati dalla saliva umana, i ricercatori hanno mostrato che questi oligosaccaridi non sono solo in grado di penetrare nel biofilm dei batteri, ma di potenziare anche gli altri agenti che danneggiano i microbi contenuti nel latte materno.