Roma, folla ai funerali di Alessandro Parini. Sulla bara toga e maglia della Roma . FOTO
Alla basilica dei Santi Pietro e Paolo si sono svolte le esequie del 35enne ucciso il 7 aprile durante un attentato terroristico a Tel Aviv, in Israele. Attorno al feretro sono state disposte le corone delle più alte cariche dello Stato
Il funerale di Alessandro Parini, 35enne ucciso il 7 aprile in un attentato a Tel Aviv in Israele, si è svolto alla basilica dei Santi Pietro e Paolo, nel quartiere romano dell'Eur dove Parini era cresciuto. Attorno al feretro sono state disposte le corone delle più alte cariche dello Stato
Autopsia Parini, nessun segno di arma da fuoco sul corpo dell'italiano morto a Tel AvivIl feretro è stato spostato poco prima della cerimonia dalla attigua camera ardente, dove fino all'ultimo non si è fermato il viavai degli amici e dei colleghi venuti a portare l'ultimo saluto al ragazzo
Alessandro Parini, in Italia la salma del giovane morto a Tel AvivNell'omelia padre Massimo Nevola, direttore della Pastorale Scolastica dell'Istituto Massimo dove il 35enne aveva studiato, ha definito Parini "un avvocato di successo, una persona seria e brillante, fin dagli anni della scuola. Tutti al Massimo lo ricordano così, era il primo tra i primi e non solo nella sua annata"
Alessandro era "un buono di cuore", ha sottolineato Padre Nevola. "Non era un bacchettone, al contrario sapeva unire e gioire. Non amava il calcio ma si lasciava trascinare allo stadio dal fratellino, perché amava le cose piccole e belle della vita"
Nell'omelia il parroco ha affermato che "Alessandro è stato strappato via da noi da qualcosa di illogico e da un crimine che attraversa la storia nostra e della Palestina. Il terrorismo riguarda tutti, viviamo una terza guerra mondiale a macchia di leopardo in tutto il mondo, Alessandro è una delle vittime"
"Tutto questo rimane un mistero al quale non avremo mai risposte a sufficienza - ha aggiunto padre Nevola - ma ci deve aprire una dimensione di amore concreto e solidarietà, verso la sua famiglia ma anche verso tutti coloro che sanguinano in questa città"
Padre Nevola ha poi detto che "venendo in macchina ho avuto un momento di lacrime, passando davanti alla trattoria dove tante volte con i ragazzi ci siamo fermati a cenare in allegria" e ha esortato i presenti a "imparare dalla fede a sentire Alessandro anche se non è più qui con il suo sorriso"
Toccante il momento della testimonianza della fidanzata Chiara. "Mi hanno detto che ora sei in cielo - ha detto -, sono certa ti starai divertendo moltissimo. Io continuo a camminare nella luce, sei stato e sarai sempre l'uomo della mia vita"
Alessandro Parini, chi era il giovane romano morto nell’attentato a Tel Aviv