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Roma, da domani apre il Museo delle Illusioni in via Merulana

Lazio

Al suo interno è previsto un percorso interattivo della durata di circa un’ora su un unico piano, con più di 70 attrazioni fra stanze installazioni

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Da sabato 12 novembre apre al pubblico il Museo delle Illusioni in via Merulana 17, a Roma, accanto alla stazione Termini. La capitale è la 38esima città ad avere una sede del museo interattivo che offre un’interessante esperienza visiva ed educativa.

Il museo

Il museo è un’idea originale lanciata nel 2015 a Zagabria, Croazia. Doveva essere un progetto unico, ma ben presto le sue potenzialità̀ sono state chiare. Così si sono susseguite le aperture in tutti i Continenti dal Cairo, a Dubai, da Chicago a Parigi, a New York, a Toronto fino ad arrivare in Italia: a Milano nel 2021 e ora Roma, dove si snoda in un percorso interattivo su un piano, della durata di circa un’ora, con più di 70 attrazioni fra stanze e installazioni che riguardano la scienza, in particolare la fisica e la psicologia. All’interno si trova anche una collezione di ologrammi e sarà possibile, fra le altre cose: giocare con la propria immagine nella stanza degli specchi, sentirsi liberi nella stanza dell'infinito, resistere e sfidare le leggi della gravità, provare ad indovinare le dimensioni di alcuni oggetti e scattare foto in posizioni sorprendenti.

L'orario delle visite

Sarà possibile fare l’esperienza al museo da lunedì a giovedì dalle 10 alle 20.30 (ultimo ingresso 19.30) e da venerdì a domenica dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso alle 20). Nel weekend sarà però possibile entrare solo su prenotazione online.

Le stanze

A Roma ci saranno le seguenti attrazioni: la stanza di Ames (ingrandimento e rimpicciolimento), quella ruotata (l’illusione di camminare sulle pareti), della “testa sul piatto” facendo scomparire il corpo, l’illusione della sedia e di quanto sembra piccolo chi ci si siede sopra, il “tavolo dei cloni” con l’illusione di più copie della stessa persona. E poi ancora: la stanza della simmetria, della RGB (luci, colori e trasformazione immagini), delle luci e dell’infinito con la propria immagine riflessa a perdita d’occhio.