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Droga dello stupro in casa, Claudia Rivelli patteggia un anno e 5 mesi

Lazio

Secondo le accuse la sorella di Ornella Muti "importava vari flaconi di Gbl provvedendo a inviarne parte al figlio residente a Londra dopo averne sostituito confezione ed etichetta riportante indicazione 'shampoo' in modo da trarre in inganno la dogana", si legge nel capo di imputazione

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Patteggiamento a una pena di un anno e cinque mesi per Claudia Rivelli, attrice e sorella di Ornella Muti, coinvolta in un'inchiesta sul traffico di droghe sintetiche, tra cui Gbl, nota come la droga dello stupro, acquistate sul dark web e dall'estero. La pena, concordata con la Procura di Roma, verrà ratificata davanti al gup nei prossimi mesi.

Le accuse

L'ex attrice di fotoromanzi è accusata di importazione e cessione di sostanze stupefacenti perché "illecitamente dall'Olanda - si legge nel capo di imputazione dell'ordinanza del gip - con cadenze trimestrali, importava vari flaconi di Gbl provvedendo a inviarne parte al figlio residente a Londra dopo averne sostituito confezione ed etichetta riportante indicazione 'shampoo' in modo da trarre in inganno la dogana". Nel procedimento sono coinvolte 39 imputati. In tre hanno optato per il rito ordinario mentre gli altri per l'abbreviato e il patteggiamento. Tra chi ha concordato la pena (4 anni) anche Danny Beccaria, ritenuto dagli inquirenti a capo della banda dei pusher.