Due persone sono finite in carcere, altre due agli arresti domiciliari e per quattro c’è l’obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria: le indagini sono scattate a febbraio del 2020, durante le quali sono stati sequestrati circa tre chili di sostanza stupefacente
I carabinieri hanno dato esecuzione a una ordinanza di misura cautelare personale (due in carcere, due agli arresti domiciliari e quattro con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e obbligo di dimora), emessa dal gip di Cassino, nei confronti di otto soggetti gravemente indiziati, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini
Le indagini, scattate a febbraio 2020, hanno avuto origine da fonti confidenziali che avevano segnalato, in più occasioni, frequenti quanto inusuali movimenti di veicoli e persone nei pressi dell'abitazione di uno degli odierni indagati. Nel corso delle intercettazioni gli investigatori hanno potuto certificare l'esistenza di una nutrita rete di spaccio, di natura "familiare" (costituita da madre, da quattro figli e dalla moglie di uno di essi), che si occupava di approvvigionarsi, sia dall'hinterland napoletano sia da soggetti extracomunitari, di droga di vario tipo, per poi immetterla, dopo averla confezionata, sia sul territorio pontecorvese sia del cassinate. Sequestrati, durante le indagini, circa tre chili di sostanza stupefacente, arrestate due persone e segnalate, alla prefettura di Frosinone, come assuntori, circa venti persone.