Così il Pontefice durante l'Angelus: "Ripeto un consiglio: alla sera, dopo tutto, fare la pace. Mai andare a dormire senza aver fatto la pace, altrimenti il giorno dopo ci sarà la guerra fredda"
Troppe volte le incomprensioni nelle mura domestiche sfociano addirittura in una violenza che distrugge la famiglia. Lo ha sottolineato Papa Francesco all'Angelus. "Diventa pericoloso quando, invece di ascoltarci, ci rinfacciamo gli sbagli. Quando, anzicheé avere gesti di cura per gli altri, ci fissiamo nei nostri bisogni; quando, invece di dialogare, ci isoliamo con il telefonino. Quando ci si accusa a vicenda, ripetendo sempre le solite frasi, inscenando una commedia già vista dove ognuno vuole aver ragione e alla fine cala un freddo silenzio. Un terribile silenzio tagliente. Ripeto un consiglio: alla sera, dopo tutto, fare la pace. Mai andare a dormire senza aver fatto la pace, altrimenti il giorno dopo ci sarà la guerra fredda", ha detto.
"Molte volte tra mura domestiche nascono conflitti"
"Quante volte, purtroppo, tra le mura domestiche da silenzi troppo lunghi e da egoismi non curati nascono conflitti. A volte si arriva persino a violenze fisiche e morali. Questo lacera l'armonia e uccide la famiglia. Convertiamoci dall'io al tu. E ogni giorno, per favore, pregare un po' insieme, per chiedere a Dio il dono della pace. E impegniamoci tutti - genitori, figli, Chiesa, società civile - a sostenere, difendere e custodire la famiglia". E ancora: "Parlare in famglia, a tavola, tra genitori e figli, ci aiuta. Il dialogo con i nonni. Ogni giorno, in famiglia, bisogna imparare ad ascoltarsi e capirsi, a camminare insieme, ad affrontare conflitti e difficoltà. Questa è la sfida quotidiana, e si vince con il giusto atteggiamento, con le piccole attenzioni, con gesti semplici, curando i dettagli delle nostre relazioni".
L'inverno demografico in Italia è contro la Patria
Non solo. Bisogna ribaltare l'inverno demografico che svuota le culle in Italia: "Facciamo di tutto per vincerlo. Ed è contro le nostre famiglie, contro la Patria, contro il futuro".