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Roma, Briatore apre Crazy Pizza in via Veneto: "Rilancerò la città"

Lazio

"Roma è la città più bella d’Europa - ha dichiarato l'imprenditore -. Non c’è una sola ragione per cui non sia considerata anche la migliore. E via Veneto è la via di Roma, lo è sempre stata. Mentre adesso non lo è più. È dormiente. Noi la sveglieremo: signori, ricomincia la dolce vita"

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Nuovo progetto imprenditoriale per Flavio Briatore che ha deciso di aprire in via Veneto a Roma "Crazy Pizza", un brand per "far tornare la dolce vita a Roma". Il manager lo ha detto a la Repubblica spiegando che "Roma è la città più bella d’Europa. Non c’è una sola ragione per cui non sia considerata anche la migliore. E via Veneto è la via di Roma, lo è sempre stata. Mentre adesso non lo è più. È dormiente. Noi la sveglieremo: signori, ricomincia la dolce vita. Via Veneto poi è un brand dentro il brand".

"Rilanceremo Roma"

L'imprenditore definisce il progetto "Crazy Pizza" come un locale che è più di una pizzeria come ce ne sono tante, "è molto, molto di più". L'obiettivo è anche dare una spinta propulsiva alla città: "Roma si rilancerà così - afferma Briatore -. Noi apriamo in via Veneto, e lì con noi aprirà anche Nobu, (il ristorante fusion di Robert De Niro), e poi stanno venendo 5-6 grandi hotel, Bulgari, il Four Season, è arrivato Soho House". Secondo il manager "questo farà tornare la voglia di vivere la città, creerà business, vita, posti di lavoro". Oltre a Crazy Pizza a maggio aprirà anche il Twiga, sulla terrazza dell’hotel Bernini, "insieme al mio amico Bobo Bocca (Bernabò Bocca presidente di Federalberghi)".

"Posti di lavoro soprattutto per i giovani"

"Restituiremo molto alla città - afferma Briatore -, principalmente posti di lavoro per i giovani. Presto faremo un open day: cerchiamo ragazzi tra i 22 e i 35 anni, 40 persone per il Crazy Pizza e 80 per il Twiga". Per l'imprenditore i giovani "devono lavorare invece di stare a casa con il reddito di cittadinanza. Li pagheremo in media duemila euro al mese". Mentre alle istituzioni dice di "non aver chiesto niente, non ci hanno detto niente. Non abbiamo avuto nessun contatto. Ci basta che puliscano le strade" perché è "uno scandalo che la città sia assediata da monnezza e cinghiali. È l’unica cosa che chiedo a Gualtieri: far tornare via Veneto pulita come negli Anni '50".