Controllati dalle forze dell'ordine, sono oltre 500 i lavoratori presenti, con bandiere sindacali e striscioni recanti slogan di protesta
Ancora una giornata di mobilitazione dei lavoratori Alitalia dopo la rottura della trattativa con Ita sul contratto e sulla cigs. Ieri si sono tenuti presidi a Roma in Piazza San Silvestro, in occasione dell'audizione in Parlamento del presidente esecutivo della NewCo, Alfredo Altavilla, e all'aeroporto di Fiumicino davanti alla sede della compagnia; oggi sempre a Fiumicino, nel piazzale antistante l'ingresso della palazzina Alitalia, si è tenuto un altro presidio, conclusosi nel tardo pomeriggio.
Il corteo
Controllati dalle forze dell'ordine, sono oltre 600 i lavoratori presenti, con bandiere sindacali e striscioni. Al termine dell'assemblea davanti alla sede della compagnia, i lavoratori si sono riuniti in corteo. Al grido di "lavoro, lavoro e contratto, contratto", i manifestanti dopo aver sfilato sulle strade di accesso alle aerostazioni dell'aeroporto di Fiumicino, hanno fatto una breve sosta prima davanti al T1, terminal di riferimento della compagnia, gridando "Noi siamo l'Alitalia", quindi una seconda davanti al T3. Qui non sono mancati momenti di tensione quando una ventina di lavoratori dei sindacati autonomi si è seduta per protesta sul marciapiede antistante l'ingresso dell'aerostazione, presidiata dalle forze dell'ordine, mentre altri hanno cominciato a battere con le mani sulla vetrata del terminal per cercare di richiamare l'attenzione dei passeggeri, che non hanno comunque avuto disagi a causa del corteo. Nessuna ripercussione si è registrata sull'operatività dell'aeroporto.
Sindacati: "Da nostra iniziativa primi risultati"
Dai sindacati, che hanno lanciato ieri l'appello all'unità dei lavoratori, la richiesta di una sede istituzionale dove potersi confrontare con Ita, Commissari Alitalia e Ministeri.
"Sembra che abbiamo incassato una presa di coscienza hanno comunicato i sindacati ai lavoratori Alitalia in assemblea -. Ci giunge infatti voce che molto probabilmente stanno ragionando su una convocazione per domani al Ministero del Lavoro e che molto probabilmente si sta ragionando su una convocazione fatta da più ministri sulla situazione Alitalia". "Questo significa - ha detto Francesco Rocco Alfonsi, segretario nazionale Ugl Trasporto Aereo - che la nostra iniziativa, la nostra mobilitazione sta iniziando a segnare i primi risultati. Chiaramente questo ci obbliga a continuare e a non mollare nemmeno di un millimetro".