La Difesa in quattro giorni è riuscita a evacuare già 600 afghani: un lavoro svolto in collaborazione con i ministeri degli Esteri e degli Interni
E' atterrato all'aeroporto di Fiumicino il volo charter proveniente dal Kuwait, messo a disposizione dalla Onlus "Nove", sul quale sono stati imbarcati i 103 afghani evacuati ieri grazie a un altro aereo C130J partito da Kabul. Così come avvenuto per i trasferimenti dei giorni scorsi, per i profughi, una volta sbarcati nel terminal 5 dello scalo romano, decentrato rispetto alle altre aerostazioni passeggeri, scatteranno i controlli sanitari anti-Covid 19; dopodiché verranno trasferiti in pullman in alcune strutture messe a disposizione dal Comando operativo di vertice interforze.
Nella notte inoltre è atterrato a Fiumicino, intorno alle 00:50, un velivolo dell'Aeronautica militare con a bordo 194 afghani, proveniente dal Kuwait dopo il trasferimento da Kabul. (IL REPORTAGE SU CHI È RIMASTO A JALALABAD - E DAI LUOGHI IN CUI FU UCCISA MALALA MAIWAND)
Evacuati 600 afghani in quattro giorni
Si tratta del quarto volo arrivato in Italia nell'ambito del ponte aereo predisposto dalla Difesa. Nella notte altri due aerei C130J sono decollati dal Kuwait per Kabul. Uno dei due voli C130J è già decollato dalla Capitale afghana con a bordo un totale di 103 passeggeri. Le persone evacuate saranno trasportate in Kuwait e successivamente, in giornata, saranno trasferite dal Kuwait in Italia con un più capiente KC767. La Difesa in quattro giorni è riuscita a evacuare già 600 afghani: un lavoro svolto in collaborazione con i ministeri degli Esteri e degli Interni. (GLI AGGIORNAMENTI SULL'AFGHANISTAN LIVE - LO SPECIALE - TUTTI I VIDEO)
L'operazione Aquila Omnia
Dal giugno scorso, quando con l'operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono circa 900 gli ex collaboratori e loro familiari evacuati dall'Afghanistan e circa 800 quelli trasferiti in Italia. La Difesa ha messo in campo per l'operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI Comando Operativo di Vertice Interforze, comandato dal generale Luciano Portolano, 8 aerei, 4 KC767 che si alternano tra l'area di operazione e l'Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul. Sono oltre 1500 i militari italiani del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) impegnati su disposizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in questa complessa operazione per il ponte aereo Roma-Kabul. Personale del Joint Force HQ (JFHQ), del Comando Operazioni Forze Speciali (COFS), della Joint Evacuation Task Force (JETF), della Joint Special Operation Task Force (JSOTF), del Comando Operazioni Aerospaziali AM (COA), della 46^ Brigata Aerea, del 14° Stormo dell'Aeronautica Militare, della Task Force Air di Al Salem (Kuwait), oltre a tutti i militari delle Forze Armate e dei Carabinieri preposti alla accoglienza e gestione al loro arrivo in Italia.
Data ultima modifica