Nel corso dell'indagine sono state sequestrate in Germania, con la collaborazione della polizia tedesca, quattro veicoli di provenienza illecita, di proprietà di un concessionario Fiat di Salerno
Nove misure cautelari, 4 ai domiciliari, 4 con obbligo di dimora ed uno di interdizione dai pubblici uffici, sono state emesse dal gip di Frosinone. Gli indagati sono accusati di far parte di una associazione per delinquere finalizzata al traffico nazionale ed internazionale di autoveicoli di provenienza illecita con l'aggravante della transnazionalità; il sodalizio rusciva a rivendere i veicoli rubati attraverso contraffazioni di documenti e dei dati loro identificativi realizzando notevoli profitti. Contestati inoltre i reati di riciclaggio, ricettazione, falso, rivelazione di segreto d'ufficio, accesso abusivo alla banca dati delle Forze dell'Ordine e possesso di apparecchi idonei alle comunicazioni con persone detenute. Tra gli indagati anche un Maresciallo dei Carabinieri in servizio a Roma, sottoposto alla misura cautelare della sospensione dal pubblico servizio.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, hanno avuto inizio nel mese di luglio dello scorso anno con il sequestro di due autovetture rubate e contraffatte, il primo eseguito da personale della Sottosezione Polizia Stradale di Frosinone ed il secondo da personale del Distaccamento Polizia Stradale di Sora. L'attività investigativa svolta dalla polizia stradale ha fatto emergere un'organizzazione criminale radicata a Frosinone, con legami nella zona sud della Capitale.
L'organizzazione si serviva, per l'intestazione fittizia degli autoveicoli, anche di una persona originaria di Lecce ed altre due di Ceprano e Ceccano, i quali, essendo in debito con il capo del sodalizio, mettevano a disposizione il primo il proprio nominativo e gli altri due le loro società. L'intestazione fittizia era impiegata anche per consentire la circolazione di veicoli utilizzati da persone prive di patente di guida o anche da gruppi criminali per furti in abitazione o negli esercizi commerciali oppure per agevolare la circolazione di latitanti.
I sequestri
Nel corso dell'indagine sono state sequestrate in Germania, con la collaborazione della polizia tedesca, quattro veicoli di provenienza illecita, di proprietà di un concessionario Fiat di Salerno, per i quali era stata tentata a Norimberga l'immatricolazione con documenti falsi. Altri veicoli sono stati esportati in Ungheria, previa intestazione fittizia in Italia, realizzata sempre tramite la stessa agenzia di pratiche automobilistiche. Proprio in Ungheria è stata rintracciata e sequestrata una BMW X5.
Oltre alle misure cautelari è stata disposta la cessazione delle attività imprenditoriali di un'agenzia di consulenza automobilistica e di quattro attività di rivendita di veicoli, di cui due che operavano in "e-commerce".