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Covid Roma, allo Spallanzani ricoverate 170 persone

Lazio
©IPA/Fotogramma

I pazienti in terapia intensiva sono 31 mentre quelli dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 2.483. Nel Lazio il rapporto tra casi positivi e tamponi è al 6%

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Allo Spallanzani di Roma sono ricoverati 170 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2, di questi 31 si trovano in terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 2.483.

I casi a Roma città sono a quota 600.

"Giusto riaprire, con gradualità e prudenza". Il direttore dello Spallazani, Francesco Vaia, intervistato da Il Messaggero, concorda con la linea del governo per aperture con responsabilità, ma - aggiunge - "sfruttiamo il tempo che ci concederà l'estate per riorganizzare le scuole per settembre: servono classi meno numerose, impianti di ricambio dell'aria, più spazi, trasporti pubblici potenziati" e per questo "serve un piano Marshall". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

16:15 - Nel Lazio 1.311 nuovi casi, Roma a quota 600

"Il valore RT è a 0.78, in calo il numero dei nuovi focolai, in calo di 5 punti il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e i posti letto in area medica, entrambi però ancora sopra soglia di allerta. In calo l'incidenza a 140 per 100 mila abitanti. I dati epidemiologici sono coerenti con la zona gialla anche se permane una pressione sugli ospedali". È quanto fa sapere l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato. "Oggi - prosegue - su oltre 17 mila tamponi nel Lazio (+730) e quasi 17 mila antigenici per un totale di oltre 34 mila test, si registrano 1.311 casi positivi (+150), 31 i decessi (-21) e +1.163 i guariti. Aumentano i casi e le terapie intensive, mentre diminuiscono i decessi e i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 7%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 3%". I casi a Roma città sono a quota 600.

13:54 - Opera Roma, due coriste positive

La diretta radiofonica su Rai Radio 3 di ''Luisa Miller'' in forma di concerto programmata dal Teatro dell'Opera di Roma per martedì scorso 20 aprile è saltata perché due coriste sono risultate positive ai test anticovid eseguiti poco prima dello spettacolo. Lo fondazione musicale, che aveva informato la sera stessa gli spettatori tramite Instagram, ha fatto sapere che domani sarà comunicata la nuova data in cui sarà riproposto il capolavoro verdiano diretto da Michele Mariotti. I tamponi, compiuti su tutto il personale, hanno dato esito positivo per due coriste che avrebbero comunque dovuto occupare uno dei palchetti del Teatro Costanzi. Per precauzione e per la tutela di tutte le persone impegnate nella produzione, ha sottolineato l' Opera di Roma, l' esecuzione dell'opera è stata annullata.

12:01 - Allo Spallanzani 170 ricoverati, finora 2.483 dimessi

In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 170 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. Sono 31 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 2.483.

11:59 – Raggi: “Roma comunità generosa e unita”

"È trascorso più di un anno da quando il Coronavirus è entrato nelle nostre vite, sconvolgendo le nostre abitudini e allo stesso tempo, però, obbligandoci a reagire. Con la pandemia si è creata una grande rete di solidarietà, che ha mostrato quanto Roma sappia essere una comunità generosa e unita". È quanto sottolinea la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in un videomessaggio inviato al Congresso internazionale "Covid-19 tra Nord e Sud del Mondo. Un nuovo contesto geo-politico e di salute dopo il SARS-CoV-2", organizzato dal direttore scientifico dell'Istituto San Gallicano IRCCS d Roma, il professor Aldo Morrone. "Tutti, con la loro forza, determinazione e creatività- ha aggiunto Raggi - hanno contribuito alla ripartenza, ma soprattutto voglio rivolgere un pensiero speciale a tutti i medici, agli infermieri e agli operatori sanitari, che lavorano senza sosta e senza turni nelle corsie degli ospedali, prendendosi cura con grande umanità delle persone malate e delle loro famiglie. Grazie all'impegno della scienza e della ricerca abbiamo avuto una maggiore consapevolezza di questo virus, arrivato all'improvviso e all'inizio sconosciuto". La sindaca ha quindi ringraziato "l'Istituto San Gallicano, il Regina Elena e tutte le strutture ospedaliere che hanno lavorato con sacrificio pur di assicurare i servizi pubblici essenziali".

10:23 - Ristoratori Fiumicino: "Riaprire il 26? Siamo incerti"

"Riaperture? Stiamo valutando. Lunedì potremmo rimanere chiusi". Così, in una nota, l'associazione Lungomare della Salute di Fiumicino che racchiude la maggior parte delle attività di ristorazione della zona."C'è voglia di tornare a fare quello che più ci piace, ma le norme inserite nel decreto Draghi sono troppo penalizzanti - affermano i ristoratori - È una situazione davvero difficile per noi. Soluzioni? L'abbiamo detto 10 giorni fa, va trovata nel mezzo: il 60% dell'attuale capienza, già decurtata, all'interno e il 40% fuori. Una giusta ipotesi che salvaguarderebbe tutti anche in caso di maltempo e piogge. E in seconda battuta coprifuoco allungato per chi ha consumato e mostra lo scontrino. Per un Comune come Fiumicino che vive essenzialmente con i clienti romani è il minimo. Se le cose non dovessero cambiare nelle prossime ore? I risultati sarebbero certi: zero o pochissimi clienti e ulteriori costi da dover gestire. Se non siamo falliti ancora questo potrebbe essere il modo giusto. Noi vogliamo riaprire, vogliamo lavorare, tornare a fare quello che più ci piace rispettando le regole anti contagio. Ma così è troppo. Andare a tagliare ulteriormente i posti all'interno e "spostarli" fuori allungando di poco il coprifuoco per chi consuma sarebbe l'ennesimo sacrificio ma almeno ci permetterebbe di poter sopravvivere. Non fosse così con molta probabilità noi, a malincuore, potremmo essere costretti a non riaprire. Troppo alto il rischio, troppo alta la possibilità di fallire e lasciare senza stipendio tutti i nostri dipendenti e fornitori", concludono.

10:19 - Bare al posto dei mezzi, cimitero Flaminio "scoppia"

Bare sistemate all'interno di quello che era un rimessaggio degli automezzi o impilate una sull'altra nel piazzale coperto del forno crematorio. E' la situazione al cimitero Flaminio, il più grande di Roma, dove da giorni si accumulano i feretri delle persone che non riescono ad essere seppellite a causa, dicono le agenzie funebri, della lentezza dell'Ama nell'autorizzare le cremazioni. "Per ogni funerale di cui dobbiamo occuparci - racconta all'Ansa Gianluca Fiori dell'Associazione imprese funebri riunite (Assifur) - dobbiamo affrontare l'incertezza, perché i depositi per le salme del cimitero Flaminio stanno scoppiando. L'Ama aveva prima annunciato che avrebbe fatto 350 cremazioni a settimana ma poi è scesa a 200, noi non sappiamo più dove portare le bare". Nelle stradine interne del cimitero, sostiene ancora Fiori, si sente sempre più l'odore forte e "con l'alzarsi delle temperature le cose non miglioreranno affatto. Un'emergenza può essere un'emergenza per i primi 30 o 60 giorni - conclude - ma dopo un anno e mezzo non si può parlare di emergenza".

9:15 - Francesco Vaia: "Aprire ma con gradualità, un'app per lo stadio"

"Giusto riaprire, con gradualità e prudenza". Il direttore dello Spallazani, Francesco Vaia, intervistato da Il Messaggero, concorda con la linea del governo per aperture con responsabilità, ma - aggiunge, "sfruttiamo il tempo che ci concederà l'estate per riorganizzare le scuole per settembre: servono classi meno numerose, impianti di ricambio dell'aria, più spazi, trasporti pubblici potenziati" e per questo "serve un piano Marshall". Ed è anche giusto, dice, che si ritorni a vivere più spazi di normalità, come assistere una partita di calcio. Spiega che "in queste ore incontrerò il presidente della Figc, Gabriele Gravina, si sta studiando una app con la quale entrare allo stadio, che memorizza i nostri dati (se siamo stati vaccinati o se abbiamo eseguito un tampone nelle ultime 48 ore) che ci fornirà un qr-code da passare sotto un lettore elettronico all'ingresso. In questo modo si può tornare allo stadio in sicurezza, ad esempio per gli europei".

7:14 - I casi a Roma sono quota 400

Nel Lazio su oltre 16mila tamponi (+3.278) e quasi 17mila antigenici, per un totale di oltre 33mila test, si sono registrati 1.161 casi positivi (+235), 52 decessi (+18) e +2.539 i guariti. Aumentano i casi e i decessi, mentre diminuiscono i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 6%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 3%. I casi a Roma città sono a quota 400.