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Caso Consip, il generale Tullio Del Sette condannato a 10 mesi

Lazio

L'ex comandante dei carabinieri è accusato di rivelazione del segreto di ufficio e favoreggiamento perché, secondo la Procura, avrebbe informato Luigi Ferrara, all'epoca presidente di Consip, dell'esistenza di un'inchiesta penale sul conto dell'imprenditore campano Alfredo Romeo

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L'ex comandante dei carabinieri, il generale Tullio Del Sette, è stato condannato a 10 mesi, con pena sospesa, nell'ambito di un processo stralcio dell'inchiesta sul caso Consip. La sentenza è stata emessa dall'ottava sezione collegiale del tribunale di Roma, i giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche. Del Sette, per il quale la Procura aveva chiesto una condanna a 1 anno e due mesi, è accusato di rivelazione del segreto di ufficio e favoreggiamento. Secondo l'impianto accusatorio, il generale avrebbe informato nel maggio del 2016, Luigi Ferrara, all'epoca presidente di Consip, dell'esistenza di un'inchiesta penale sul conto dell'imprenditore campano Alfredo Romeo e di essere cauto "nelle comunicazioni a mezzo telefono".

Il caso Consip

Nel corso del processo Del Sette ha rilasciato dichiarazioni spontanee. "Sono qui con molto imbarazzo e amarezza - aveva detto a novembre davanti ai giudici - Ho fatto 47 anni di carriera nell'Arma, ho lottato per la legalità, mi ritrovo da 4 anni in questa condizione di estremo disagio e ho voluto che il processo venisse celebrato il prima possibile". Nel procedimento principale sono imputati, tra gli altri, l'ex ministro Luca Lotti, il generale dei carabinieri, Emanuele Saltalamacchia e l'ex maggiore del Noe Giampaolo Scafarto. Nei giorni scorsi la Procura ha depositato una lista di oltre cinquanta nomi che compariranno come testimoni. Tra gli altri dovranno sfilare davanti ai giudici dell'ottava l'ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Nella lista presente anche il colonnello Sergio Di Caprio, il capitano "Ultimo". Alla sbarra anche Emanuele Saltalamacchia all'epoca dei fatti comandante dei Carabinieri della legione Toscana, l'ex presidente di Publiacqua Firenze Filippo Vannoni, i carabinieri Giampaolo Scafarto e Alessandro Sessa e l'imprenditore Carlo Russo. Nelle prossime settimane, infine, si celebrerà davanti al gup l'udienza preliminare che dovrà vagliare la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura per Tiziano Renzi, papà dell'ex presidente del consiglio, e per altre 11 persone coinvolte in un altro filone di indagine. I pm hanno chiesto il processo anche per Denis Verdini, per l'imprenditore Alfredo Romeo e per l'ex parlamentare Italo Bocchino