Dalle indagini sarebbe emerso un vero e proprio sistema consolidato di vendita online di immagini e video pedopornografici e pornografici autoprodotti da adolescenti e maggiorenni ed inviati in cambio di pagamenti su conti online. L'inchiesta ha coinvolto 12 regioni e 17 province
Una rete di pedofili, che su una nota piattaforma di messaggistica scambiavano materiale pedopornografico, è stata smantellata dagli agenti della polizia postale. Le immagini venivano realizzate anche da adolescenti e vendute online con un "listino prezzi" per ogni prestazione richiesta. Gli indagati sono complessivamente 22, tra loro anche due minorenni di 15 e 17 anni.
L'inchiesta
L´indagine, scaturita da una segnalazione di due genitori insospettiti dall'intenso utilizzo di alcuni social network della figlia adolescente, ha portato all'emersione di un vero e proprio sistema consolidato di vendita online di immagini e video pedopornografici e pornografici autoprodotti da adolescenti e maggiorenni ed inviati in cambio di pagamenti su conti online. Gli accordi avvenivano attraverso chat private sulla scorta di un "listino prezzi" pubblicato online che prevedeva oltre che l´invio di immagini e video già prodotti, anche sex chat e video chat dal vivo.
L'operazione
Oltre 100 investigatori del Centro Nazionale di protezione dei minori del Servizio Polizia Postale di Roma e della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari e Foggia, hanno eseguito perquisizioni personali, informatiche e sequestri in 12 regioni e 17 province volte al contrasto della pedopornografia online, con il coordinamento delle Procure della Repubblica presso il Tribunale e per i Minorenni di Bari. Gli agenti hanno eseguito 21 perquisizioni nelle province di Bari, Foggia, Roma, Monza Brianza, Varese, Cremona, Siena, Agrigento, Palermo, Bologna, Fermo, Ascoli Piceno, Treviso, Chieti, Savona, Imperia e Torino.