In una casa di riposo del paese sono risultati positivi al coronavirus 16 operatori sanitari, su 40 presenti, e 56 residenti della struttura su 63, mentre due anziani sono morti
Le telecamere di Sky TG24 sono andate a vedere qual è la situazione a Nerola, comune di circa 2 mila persone sulle colline della Sabina, a nord di Roma isolato per un cluster in una casa di riposo. Qui sono risultati positivi al coronavirus 16 operatori sanitari, su 40 presenti, e 56 residenti della struttura su 63, mentre due anziani sono morti. La zona è stata proclamata zona rossa, la seconda nel Lazio dopo Fondi, e dal 25 marzo non si può né entrare, né uscire se non con l'autorizzazione scritta del Sindaco.
I posti di blocco
La Protezione Civile, insieme ai Carabinieri della zona, ha dislocato dei blocchi di cemento per chiudere tutte le strade secondarie che portano a Nerola. Anche i cartelli che indicano la direzione sono stati girati. Le uniche tre strade accessibili, da nord, sud ed est, sono presidiate da posti di blocco di militari e forza dell'ordine. “L'autorizzazione ce l'ho, però ugualmente non si può passare”, dice un uomo fermo al posto di blocco. Nerola è il secondo Comune del Lazio in isolamento totale. A Borgo Quinzio, frazione appena fuori dalla zona rossa, si può ancora uscire per fare la spesa. “Ho una preoccupazione ogni volta che devo uscire per fare la spesa, è una cosa più forte di me”, dice una donna a cinquanta metri dal posto di blocco. Solamente medici, farmacisti e chi svolge un'attività indispensabile può passare.