Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, porto di arma clandestina e incendio doloso di un'attività commerciale
Blitz antidroga della polizia nei quartieri Tiburtino III e Colli Aniene, alla periferia di Roma. Sono 11 le misure cautelari - otto in carcere e tre ai domiciliari - eseguite dagli agenti nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, porto di arma clandestina e incendio doloso di un'attività commerciale.
Il sodalizio criminale
Da quanto si è appreso, "Killeretto", "Maretta", "Lucci" e "Giacomino" sono i soprannomi di alcuni componenti del sodalizio criminale. Nel corso dell'attività di indagine, iniziata nel 2015, sarebbe emersa l'elevata pericolosità dei sodali attraverso atti intimidatori come l'incendio di una trattoria di un conoscente e del veicolo di un altro. In un altro episodio uno degli arrestati si vantò di aver pestato a sangue un altro uomo con il calcio della pistola. Mentre nel corso di alcune conversazioni intercettate nell'auto dei capi il gruppo avrebbe manifestato la volontà di reperire armi, anche mitragliette, da utilizzare nei confronti degli investigatori e anche l'intenzione di gambizzare il figlio minore di uno degli agenti operanti, avendo intuito di essere indagati. Uno degli arrestati si sarebbe vantato, inoltre, di poter smerciare 20 chili di droga al mese.