Le insegne commemorative hanno sostituito le precedenti che intitolavano le stesse strade ai firmatari del Manifesto della razza. "Gesto vergognoso, ripuliamo subito", ha detto la sindaca Virginia Raggi
Sono state imbrattate, a Roma, le due targhe per intitolare altrettante strade a vittime delle leggi razziali, in sostituzione di quanti le sostennero. A darne l'annuncio la sindaca Raggi in un tweet. "Gesto vergognoso, ripuliamo subito", promette Raggi. Sull'episodio sono in corso accertamenti dei poliziotti del commissariato Primavalle.
Le vie prese di mira
Condanna unanime per il gesto che segue alla volontà dichiarata del Campidoglio di bandire dalla toponomastica capitolina quanti si macchiarono apertamente di antisemitismo firmando e sostenendo il Manifesto della Razza. Le due vie prese di mira dagli imbrattatori ad esempio erano intitolate in passato ad Arturo Donaggio e Edoardo Zavattari, ora invece le targhe portano i nomi del medico Mario Carrara e della fisica Nella Mortara. La scorsa settimana furono scoperte nel corso di una cerimonia con la sindaca Virginia Raggi insieme con la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche (Ucei) Noemi Di Segni.
La condanna della politica
Il gesto non solo vandalico, perchè ha preso di mira nomi simbolici nell'ambito di un progetto contro il razzismo, ha avuto una condanna unanime. Per Nicola Zingaretti si tratta di un "atto vile e infamante di fascisti senza onore che agiscono nell'ombra. Non smetteremo mai di combattervi, mai". Anche il presidente della Camera Roberto Fico ha giudicato il fatto "vergognoso" invitando a "reagire subito". Per la vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, Mara Carfagna, "è come calpestare la memoria".