Ad aprire la manifestazione le rappresentanti dei centri antiviolenza, delle case delle Donne, dei consultori. Presenti anche l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini e la scrittrice Igiaba Scego
È partito da piazza della Repubblica, a Roma, il corteo del movimento 'Non una di meno’ contro la violenza sulle donne (I DATI). A guidare la manifestazione, che ha atraversato il centro della Capitale fino a piazza San Giovanni, c'erano le rappresentanti dei centri antiviolenza, delle case delle Donne, dei consultori, le quali hanno esibito uno striscione recante la scritta "Contro la violenza siamo rivolta”. Molte di loro portavano le maschere delle luchadoras, a sostegno della struttura di accoglienza ‘Lucha Y Siesta’ di Roma e di tutti gli altri spazi di auto determinazione che rischiano lo sgombero. Presenti anche l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, e la scrittrice Igiaba Scego.
Un corteo rosa
Privo di bandiere politiche, è stato il rosa il colore dominante del corteo che ha riunito tantissime donne provenienti da ogni parte d’Italia. Secondo le organizzatrici, in strada sarebbero scese centomila donne, mentre fonti di polizia riferiscono che erano presenti diecimila persone.
Nel corso della manifestazione, c'è stato anche un momento di raccoglimento quando, dai camion della musica, sono stati letti i nomi di tutte le vittime di violenza di quest’anno.
Prima della partenza ha avuto luogo un primo flash mob, durante il quale è stato "impacchettato" l'obelisco dedicati ai caduti di Dogali e affisso lo striscione contro il colonialismo italiano.
Un secondo flash mob
Intorno alle 16:30, tutte le partecipanti al corteo si sono sedute a terra e sono rimaste per cinque minuti in silenzio. Il flash mob, chiamato "Il grido muto”, ha voluto essere un gesto di solidarietà verso le donne cilene violentate dalla polizia, in particolare nei confronti di Daniela Carrasco, trovata impiccata lo scorso 20 ottobre. Subito dopo, le manifestanti si sono alzate e hanno urlato: "Pagherete tutto".
In seguto, sono state urlate varie frasi contro la sindaca Virginia Raggi. "Raggi tu cadrai se i luoghi delle donne non difenderai”, e ancora: "La casa delle donne non si tocca, la difenderemo con la lotta". Attacchi sono stati rivolti anche contro la stampa e la sua "narrazione tossica della violenza di genere".
Boldini: "Femminicidi sono un virus"
"Purtroppo sembra un virus, una cosa terrificante che avviene e che non desta quello scandalo sociale che dovrebbe". Così Laura Boldrini, in riferimento all'ultimo femminicidio nel Palermitano. "Questa manifestazione, invece, vuole riportare l'attenzione su questo tema. Non solo stando accanto a tutte le donne che combattono questo fenomeno, ma anche per dire che siamo qui per chiedere protagonismo, centralità e capacità di incidere nel nostro Paese, dove ancora le donne sono sempre tenute un po' al margine e dove devono faticare dieci volte più degli uomini per avere lo spazio che meritano. Una manifestazione contro ogni tipo di violenza sulle donne - ha concluso - ma anche per riaffermare la centralità delle donne nella società”.