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Roma, rapine e spaccio di droga: sgominata una banda con nove arresti

Lazio
Foto ANSA

Secondo gli investigatori, il gruppo era riconducibile a Lorenzo Saracchini, con precedenti penali, già coinvolto in passato in diverse rapine. Secondo il gip, i malviventi erano "quasi quotidianamente impegnati nell'attività di programmazione dei furti"

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A Roma la guardia di finanza ha sgominato una banda ritenuta responsabile della pianificazione di rapine e furti in istituti di credito e esercizi commerciali e di detenzione e spaccio di stupefacenti. Le fiamme gialle hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone (otto in carcere e una ai domiciliari).

Le indagini

Secondo gli investigatori, il gruppo era riconducibile a Lorenzo Saracchini, con precedenti penali, già coinvolto nel 2010 in una rapina in una villa nel quartiere Eur, con sequestro delle vittime. Fuggito in Spagna, l'uomo nel 2012 era stato rintracciato ed estradato in Italia, dove ha continuato a pianificare rapine e furti, sventate solo grazie all'intervento dei finanzieri, come quella del 2017 alle Poste di Ostia, in cui furono arrestati due suoi complici, G. C. e C. B., anche loro destinatari dell'ordinanza emessa oggi dal Gip. In seguito, Saracchini si è riorganizzato con soggetti che già avevano 'lavorato' con lui per un furto ai danni di un laboratorio di gioielli sul Lungotevere dei Mellini. In quell'occasione venne assoldato anche G. S., nei confronti del quale il giudice ha disposto i domiciliari.

L’ordinanza del gip

I nove arrestati, scrive il gip Maria Paola Tomaselli nell'ordinanza, erano "quasi quotidianamente impegnati nell'attività di programmazione dei reati di furto e rapina, mostrando nell'elaborazione dei progetti e delle strategie una evidente professionalità criminale". È per questo che le loro condotte "non possono ritenersi isolate ed occasionali, ma espressione di una costante ed ormai risalente scelta criminale". Tuttavia, secondo il giudice non ci sono gli elementi per ipotizzare un'associazione a delinquere, come chiesto dal pm. "Gli elementi valorizzati" dall'indagine "appaiono utili e significativi per ricostruire la pianificazione dei furti e delle rapine, ma non appaiono sufficienti a dimostrare la stabilità del vincolo associativo: i sopralluoghi, gli incontri notturni, il modus operandi prescelto riguardano aspetti sottesi alla commissione di singoli e specifici delitti in un arco temporale assai ristretto, piuttosto che espressione di un più ampio programma criminoso nel quale i singoli reati fine si inseriscono".