Raggi scrive a dipendenti delle aziende pubbliche: “Non le svenderemo”
Lazio“Le aziende dei romani resteranno pubbliche e la mia amministrazione tutelerà i posti di lavoro”, ha affermato la sindaca di Roma in una lettere ai dipendenti della partecipate
"Migliorare i servizi ai cittadini, non svendere le aziende pubbliche dei romani ai privati e tutelare i posti di lavoro dei dipendenti onesti. Ho scritto una lettera aperta a tutti i lavoratori delle aziende partecipate di Roma Capitale, tre gli obiettivi da raggiungere insieme nell'interesse della città e di noi cittadini", ha annunciato sui social la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Il tema è caldo, con i sindacati che hanno proclamato uno sciopero generale il 25 ottobre in particolare per la vertenza di Ama e Roma Metropolitane.
La lettera ai dipendenti
"Scrivo a voi dipendenti delle partecipate di Roma Capitale – si legge nella missiva inviata da Raggi – Fin da subito voglio chiarire un punto: le aziende dei romani resteranno pubbliche e la mia amministrazione tutelerà i posti di lavoro. Le aziende pubbliche, ben gestite, possono funzionare meglio di quelle private. Allo stesso tempo sono convinta che alcune società debbano essere saldamente in mano pubblica perché perseguono l'interesse dei cittadini e non le logiche di mercato. È necessario far quadrare i conti assicurando i bisogni della collettività. Perseguire soltanto il profitto economico non garantisce i più deboli. Dobbiamo aiutare chi resta indietro. Riporto un esempio pratico, le linee periferiche dei bus non hanno gli stessi ricavi di quelle del centro ma ritengo che sia compito della amministrazione garantire il servizio di trasporto in tutta la città. Scrivo a voi lavoratori delle aziende partecipate per due motivi. Il primo è ringraziarvi: siete voi che erogate questi servizi. Il secondo è rassicurarvi: questa amministrazione non ha alcuna intenzione di svendere le proprie aziende partecipate ai privati e mandare in strada i dipendenti. Non sono parole. Lo dimostrano i fatti. In primis, lo sforzo che abbiamo compiuto per rilanciare Atac e salvare oltre 10.000 posti di lavoro: abbiamo acquistato centinaia di nuovi autobus e stiamo assumendo nuovi autisti per guidarli. Lo dimostra lo sforzo di risanamento dei conti delle stesse aziende: rimettere i bilanci in ordine significa evitare che un giorno queste azienda falliscano ed evitare quello spreco di soldi pubblici che è alla base di tanti disservizi sui quali faticosamente stiamo intervenendo", prosegue la prima cittadina.