Poco sopra quello che resta della scritta è stato esposto uno striscione su cui si legge: "Questo è il problema di Roma"
La scritta 'Casapound' è stata rimossa per mano degli stessi attivisti dalla facciata della storica sede del movimento di estrema destra a Roma, uno stabile occupato in via Napoleone III. Il provvedimento che imponeva di eliminare la scritta dall'edificio era stato notificato da agenti della Digos il 25 luglio scorso. Il tempo concesso dal Campidoglio per provvedere spontanemanete alla rimozione della scritta sarebbe scaduto domani, mercoledì 7 agosto. Poco sopra quello che resta dell'iscrizione è stato esposto uno striscione che recita: "Questo è il problema di Roma".
Il commento di Virginia Raggi
"È solo inizio - ha commentato la sindaca di Roma Virginia Raggi su Twitter, postando una foto di quanto resta dell'iscrizione -. Ora va sgomberato l'immobile e deve essere restituito alle famiglie che ne hanno davvero diritto. Va ripristinata la legalità. Fino in fondo".
Botta e risposta fra la sindaca e gli attivisti
"Questa città questa scritta non la merita. La rimettiamo quando lei non è più sindaco, cioè a brevissimo". Così uno degli attivisti di Casapound alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, arrivata davanti alla sede del movimento di estrema destra dopo la rimozione della scritta sulla facciata. “Togliete lo striscione”, ha detto la prima cittadina parlando con uno degli attivisti riferendosi allo striscione srotolato proprio sopra la scritta Casapound rimossa poco fa. “Noi libereremo tutto quello che c'è da liberare”, ha sottolineato la prima cittadina lasciando poi, dopo poco meno di mezz’ora, la strada dove ha sede Casapound.
La notifica dell'obbligo di rimozione
"Se Casapound non ottempererà spontaneamente a ciò che prescrive la notifica, ovvero la rimozione della scritta abusiva dal palazzo, si procederà in modo coatto", aveva detto Raggi in un blitz alla sede del movimento.