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Orlandi, Vaticano: "Individuati due ossari". L'esame sarà il 20 luglio

Lazio
Foto di archivio

Il Vaticano ha comunicato di aver "immediatamente sigillato gli ossari per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei"

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Nuova svolta sul caso Emanuela Orlandi. Dopo l'apertura delle due tombe al Cimitero Teutonico, entrambe risultate vuote, il Vaticano fa sapere di aver individuato "due ossari che sono stati immediatamente sigillati per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei". Esame che si svolgerà - informa il direttore della sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti - sabato 20 luglio alle 9. La decisione è arrivata dopo aver svolto "accertamenti sia di carattere documentale che di carattere logistico" per verificare le conseguenze delle ristrutturazioni effettuate in passato.

Gli ossari sono all'interno del Pontificio Collegio Teutonico

In seguito all'inizio delle attività istruttorie, iniziate l'11 luglio al Campo Santo Teutonico, è emerso dagli accertamenti che, "come risulta agli atti del Pontificio Collegio Teutonico, tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso sono stati effettuati lavori di ampliamento del Collegio stesso. In quel periodo i lavori hanno interessato l'intera aerea cimiteriale e l'edificio del Collegio Teutonico", spiega Gisotti. Secondo il portavoce è possibile che "le spoglie delle due Principesse siano state traslate in altro luogo idoneo del Campo Santo. Sono state svolte con le maestranze competenti le conseguenti verifiche per constatare la situazione degli ambienti attigui alle tombe. Tali ispezioni hanno portato alla individuazione di due ossari collocati sotto la pavimentazione di un'aerea all'interno del Pontificio Collegio Teutonico, chiusi da una botola. Tali ossari sono stati immediatamente sigillati per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei ivi giacenti, sempre nell'ambito e con le modalità richieste dalle attività istruttorie".

L'esame del 20 luglio

L'Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, nelle persone del Promotore Gian Piero Milano e del suo Aggiunto Alessandro Diddi, ha disposto, con un provvedimento che l'esame e la repertazione dei materiali ossei avvengano alla presenza dei periti dell'Ufficio e di quelli nominati dalla Famiglia Orlandi, nonché del personale specializzato del Corpo della Gendarmeria e delle stesse maestranze già impiegate.

L'avvocato della famiglia: "È un bene che le ricerche continuino"

"Ci è stato comunicato che il 20 luglio proseguiranno le operazioni peritali. Che cosa faranno non lo sappiamo ma che ci sia un approfondimento in questo momento fa piacere. Nostro interesse è collaborare attivamente con la magistratura vaticana per capire come mai quelle due tombe fossero vuote. Se lo capiamo insieme è meglio", afferma l'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò.