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Mauro Buschini è il nuovo presidente del Consiglio regionale del Lazio

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

Il capogruppo Pd è stato eletto alla quarta votazione con 26 voti. Originario di Alatri, 41 anni, succede al dem Daniele Leodori, che si è dimesso 

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Mauro Buschini è il nuovo presidente del Consiglio regionale del Lazio. Il capogruppo Pd è stato eletto alla quarta votazione con 26 voti, uno in meno dei 27 della somma di centrosinistra e 'Patto d'Aula': una scheda è stata annullata. Il centrodestra non ha partecipato alla votazione ed è uscito dall'Aula mentre il M5s ha votato per Devid Porrello (9 voti, c'è una consigliera assente).

Succede a Leodori

Buschini, 41 anni, originario di Alatri (Frosinone), succede al dem Daniele Leodori, che si è dimesso dall'incarico per entrare nella giunta di Nicola Zingaretti come vicepresidente al posto di Massimiliano Smeriglio, candidato alle Europee.

Le parole di Buschini nel discorso di insediamento

"Sarò un presidente garante, arbitro assoluto, imparziale nell'organizzazione e nella gestione di quest'Aula, facendo del dialogo, del rispetto delle posizioni altrui, del confronto tra idee differenti, la via maestra". Sono state queste le prime parole pronunciate dal neoeletto presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini nel suo discorso di insediamento. "Sarò primo tifoso dell'Istituzione Regione - ha aggiunto - perché questo luogo possa dare voce sempre più a chi non ce l'ha, attraverso un legame sempre più forte con le nostre comunità”. Buschini ha poi ringraziato il presidente Nicola Zingaretti. “Con lui tutti noi abbiamo intrapreso un percorso di cambiamento e in questi anni abbiamo, insieme, trasformato questa Regione, resa affidabile verso i cittadini". Ha infine rivolto un in bocca al lupo al presidente uscente Daniele Leodori “per la prestigiosa funzione che svolgerà", ricordando che “in sei anni ha segnato un percorso, uno stile, un nuovo modo di interpretare e governare la presidenza che rappresenta un punto di non ritorno e per me un modello da seguire”.