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Agenzia delle Entrate, il 2 aprile sciopero generale dei dipendenti

Lazio
Foto di archivio (ANSA)

I circa 35 mila dipendenti dell'Agenzia, guidata da Antonino Maggiore, sciopereranno per l'intera giornata di lavoro. Inoltre sono previste manifestazioni e presidi in tutta Italia

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Martedì 2 aprile è previsto lo sciopero nazionale del personale dell'Agenzia delle Entrate. A proclamarlo sono state le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp, per rivendicare l'immediato sblocco delle somme del salario accessorio, per gli anni 2016 e 2017, nonché l'immediata conclusione della terza tranche delle progressioni economiche.

La nota dei sindacati

I circa 35 mila dipendenti dell'Agenzia, guidata da Antonino Maggiore, sciopereranno per l'intera giornata di lavoro. Inoltre sono previste manifestazioni e presidi in tutta Italia. A Roma l'appuntamento è al Ministero dell'Economia e Finanze in via XX settembre dalle 9.30 alle 12. La protesta, spiegano i sindacati con una nota, "anche oggi continua in tutto il Paese con assemblee, presidii e manifestazioni in gran parte degli Uffici, del personale dell'Agenzia delle Entrate. Registra una partecipazione ampia e convinta, a sostegno delle buone ragioni che ci hanno portato a proclamare per il 2 aprile 2019 lo sciopero nazionale per tutta la giornata di lavoro".

La convocazione rifiutata

Secondo quanto sostenuto dai sindacati, il 31 marzo è arrivata una convocazione per l'1 aprile da parte dell'Agenzia. Convocazione che hanno deciso di declinare: "Come se non bastasse quanto già avvenuto - sostengono -, nel pomeriggio di ieri è pervenuta dall'Agenzia una convocazione per la mattinata di oggi con un ordine del giorno limitato solo al Fondo 2016 che è, non solo tardiva, ma che non risponde in alcun modo a tutti i temi posti nella vertenza, chiarendo in modo inequivocabile che i nodi sul 2017 e gli anni a venire non sono stati sciolti e che quindi permangono tutte le criticità denunciate. Come sulle progressioni economiche 2019, più volte da noi sollecitate, e non inserite nell'Odg". Per i sindacati è "un tentativo maldestro per tentare di limitare la partecipazione del personale allo sciopero, far credere che tutto sia risolto, utilizzando tutti gli strumenti che avevano. Ma non è cosi. Abbiamo comunicato all'Agenzia che stamani non ci saremmo presentati alla riunione, rigettando al mittente l'arma della distrazione di massa, e anche oggi saremmo stati tra le lavoratrici ed i lavoratori a preparare la migliore riuscita dello sciopero nazionale. Hanno tentato il braccio di ferro e vogliono misurare la nostra forza e la nostra rabbia. Domani avranno la risposta necessaria", concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp.