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Roma, aspiranti attrici abusate durante falsi provini: fermato regista

Lazio
Foto di archivio (Fotogramma)

L'uomo, 69enne, è stato posto ai domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di cinque ragazze, tre delle quali minorenni 

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Avrebbe abusato di alcune aspiranti attrici durante lo svolgimento di provini cinematografici per la produzione di un ipotetico film, mai realizzato. Con queste accuse Pino Flamini, 69enne romano, è stato posto ai domiciliari lunedì 11 marzo dai carabinieri della Compagnia San Pietro. L'uomo è accusato di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di cinque ragazze, di cui tre minorenni all'epoca dei fatti. Gli abusi sarebbero avvenuti tra il 2011 ed il 2018 durante lo svolgimento di alcuni provini all'interno del piano seminterrato degli studi dell'Accademia di recitazione, in zona Aurelia, di cui il regista e produttore artistico è presidente.

Gli abusi durante i finti provini

Gli abusi si sarebbero consumati durante alcuni finti provini in cui l'uomo avrebbe inscenato, in maniera ingannevole, uno stupro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, basata sulle testimonianze delle presunte vittime e del materiale informatico recuperato anche tra i file cancellati dalla memoria del computer, l'uomo si presentava come affermato regista e prospettava alle ragazze una redditizia carriera nel mondo dello spettacolo.

L'inchiesta

Le indagini sono scattate in seguito a una denuncia presentata ai carabinieri della stazione Madonna del Riposo da due collaboratori del regista. La misura cautelare, eseguita dai militari, è stata emessa dal Gip di Roma su richiesta della Procura. Il provvedimento trae origine dall'indagine, condotta dai Carabinieri della compagnia San Pietro e coordinata dal Gruppo reati contro le vittime vulnerabili della Procura di Roma diretto dal procuratore aggiunto, Maria Monteleone.