Tra i 23 indagati, accusati a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, corruzione, furto aggravato e peculato, figurano anche tre dipendenti di Ama
Sono 23 le persone che nella mattina di martedì 19 febbraio, sono state raggiunte da misura cautelare a Roma: 13 arresti domiciliari e 10 obblighi di presentazione quotidiana all'autorità giudiziaria. Tra questi ci sono anche tre dipendenti di Ama. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, corruzione, furto aggravato e peculato nell'ambito di indagini sul Centro di raccolta Ama di Mostacciano, in provincia di Roma.
Indagati 3 dipendenti Ama
I dipendenti di Ama sono stati posti ai domiciliari. I tre, accusati anche di corruzione e peculato, operavano presso il centro di raccolta di Mostacciano. Secondo l'accusa, in cambio di mazzette - chiamate 'caffè' - anche di cifre tra i 30 e i 50 euro, i dipendenti avrebbero permesso ad alcuni imprenditori di scaricare in modo illecito all'interno dell'area rifiuti speciali. Nella filiera un ruolo importante era svolto dagli appartenenti alla famiglia rom dei Seidovic che prelevavano dal centro di Mostacciano i rifiuti elettrici e metallici, li bruciavano nei campi nomadi per estrarre metalli che venivano poi venduti a centri rottami gestiti da privati, tra cui quello di Cisterna di Latina e Ferrauto di Fiumicino.
Un business da 52mila euro l'anno
Secondo quanto accertato da carabinieri e polizia locale, la famiglia rom ha realizzato da questa attività illecita nel solo ultimo anno, profitti per circa 52 mila euro. L'indagine, coordinata dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Nunzia D'Elia, era partita anche grazie ad un esposto presentato da un comitato di quartiere di Mostocciano che ha segnalato attività anomale all'interno del centro di raccolta. Gli inquirenti hanno anche accertato che la famiglia rom utilizzava bambini e minori per effettuare la raccolta dei rifiuti.
I sequestri
Sono stati anche sequestrati 25 autocarri. Il blitz, scattato alle prime luci dell'alba, ha visto impiegati circa 200 uomini tra militari e agenti su diversi obiettivi tra Roma e Cisterna di Latina. L'operazione costituisce l'esito di un'articolata attività di indagine avviata alla fine del 2017. L'indagine ha consentito di porre fine a una vera e propria attività continuativa e organizzata per il traffico illecito di rifiuti. Nel corso dell'operazione è stato inoltre smantellato un insediamento abusivo in via Pontina Vecchia. L'area, circa 3 mila metri quadri, è stata posta sotto sequestro.
Le dichiarazioni di Virginia Raggi
"Bene la maxioperazione contro il traffico illecito dei rifiuti. Ringrazio i Carabinieri, la polizia locale di Roma e la Direzione distrettuale antimafia. Continua lotta contro malaffare e corruzione", il tweet della sindaca di Roma, Virginia Raggi.