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Roma, spaccio e minacce: arrestati sei pregiudicati

Lazio
Foto di Archivio (ANSA)

Al vertice del sodalizio, secondo gli investigatori, Claudio De Witt, noto appartenente alla criminalità romana

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La sezione antidroga della polizia di Roma ha smantellato una presunta organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti nella Capitale arrestando sei persone. L'indagine, durata sei mesi tra il 2016 e il 2017, ha consentito di identificare la presunta banda che operava in particolare nei quartieri di Ponte di Nona, Centocelle, Prenestino, Valle Martella e nella zona di San Cesareo alle porte di Roma. Al vertice del sodalizio, secondo gli investigatori, Claudio De Witt, noto appartenente alla criminalità romana.

L'indagine

L'operazione è stata denominata "Amico mio", dal modo di salutarsi che lo stesso De Witt aveva con i suoi interlocutori ai quali si rivolgeva eseguendo un fischio caratteristico seguito dalla frase. De Witt, che secondo le indagini custodiva e stupefacenti in diversi punti della zona sud della capitale, faceva affidamento su Simone Pizzone e Francesco Zingaro per la consegna della droga e per la riscossione del denaro, a volte con l'utilizzo anche di minacce. Della banda, ma con un ruolo paritario a De Witt, faceva parte anche Aldo Mencarelli che, a sua volta, si affidava ad alcuni sodali per la consegna e la riscossione dei proventi. Nell'operazione sono state sequestrate due pistole semiautomatiche, un revolver e oltre 15 chili di sostanza stupefacente