La donna ha trovato il coraggio di denunciare il marito, Raffaele Casamonica, 47enne, ritenuto esponente del clan, dopo anni di convivenza e matrimonio
Raffaele Casamonica, ritenuto esponente dell’omonimo clan, è stato arrestato a Roma dalla polizia con l’accusa di maltrattamenti alla moglie. La donna sarebbe stata maltrattata anche davanti alle figlie piccole e, proprio per non farle vivere in quella situazione, ha trovato il coraggio di denunciare il marito, 47 anni, dopo anni di convivenza e matrimonio. Ad aprile sono così scattate le indagini della IV sezione della Squadra Mobile, su delega della Procura, che hanno portato alla luce circa dieci anni di violenze e abusi. La donna ha raccontato della difficoltà a uscire dalla spirale di violenza in cui si è venuta a trovare e delle condizioni nelle quali era stata costretta a vivere, subendo prevaricazioni, umiliazioni, percosse, abusi e trattata con disprezzo. La coppia si era conosciuta in un paese dell'Europa centrale nel 2004 dove Raffaele Casamonica viveva da latitante e sotto false generalità. Solo in un secondo momento, una volta trasferita a Roma, la donna ha capito a quale famiglia appartenesse il marito.
Minacce di morte
La moglie di Raffaele Casamonica ha anche riferito delle gravi minacce di morte ricevute, dopo l'arresto del marito, poiché aveva deciso di non sottostare più alle “regole” imposte dalla "famiglia Casamonica", decidendo anche di tagliare i capelli e di indossare i pantaloni. Anche in assenza del marito sarebbe stata costantemente tenuta sotto controllo da tutta la cerchia dei familiari e costretta a rispettare i loro ordini. Nei giorni scorsi è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti anche sulle due figlie e violenza sessuale, emessa dal Gip di Roma, nel carcere di Rebibbia dove Raffaele Casamonica è attualmente detenuto con fine pena nel 2031.