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Roma, iniziate le opere di bonifica dello stadio Flaminio

Lazio
Lo stadio Flaminio (ANSA)

Le operazioni dureranno circa un mese e sono parte di un progetto più ampio che ha l'obiettivo di trasformare la struttura in un parco in cui ospitare la “Casa del Rugby”

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Sono iniziate nella mattina di lunedì 29 ottobre le operazioni di bonifica dello stadio Flaminio. Gli addetti dell'Ama sono arrivati poco dopo l'alba per avviare la rimozione dei rifiuti nelle aree interne e in quelle attorno all'impianto. La bonifica durerà circa un mese e si innesta nel più ampio progetto di rilancio dell'impiantistica sportiva, come per la precedente opera di bonifica di Campo Testaccio terminata da poco, e prevede un importante investimento sul decoro da parte del Dipartimento Sport sancito da una convenzione sottoscritta con Ama.

Il futuro del Flaminio

"Il Flaminio - afferma l'assessore allo Sport, Daniele Frongia - era diventato, nostro malgrado, uno dei simboli del degrado della Città. l'Amministrazione si sta impegnando per far rivivere il capolavoro di Nervi, trasformandolo nel simbolo della riscossa, della rinascita dello sport nella capitale. La bonifica è certamente solo il primo passo in questa direzione: stiamo lavorando con il Coni per poter trasformare lo stadio Flaminio in un parco monumentale che ospiti, tra l'altro, la 'Casa del Rugby'. Nel frattempo prosegue, con la Pier Luigi Nervi Project Association, la realizzazione del piano di conservazione dell'impianto con la collaborazione dell'università La Sapienza, nell'ambito della Getty Foundation. Queste sono operazioni importanti per il progetto di riqualificazione della struttura e del suo affidamento a soggetti che possano garantirne nel futuro il lustro che merita".