Lo stop è previsto entro il 2019. L’area verrà trasformata per altri tipi di trattamenti meno impattanti a livello ambientale
L’impianto di trattamento meccanico biologico di Via Salaria, a Roma, si avvia verso la chiusura, prevista entro il 2019. A confermarlo è l’assessore all’Ambiente della Capitale, Pinuccia Montanari, che ha affermato: “C’è un impegno elettorale che vogliamo mantenere, con il superamento di una tecnologia vecchia nei tempi stabiliti dal piano industriale e cioè alla fine del 2019”.
A favore della chiusura si è espresso anche il presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani. “Quell’impianto non ha futuro. È destinato ad essere superato, ci sarà una riconversione. Quell’area verrà trasformata per altri tipi di trattamenti meno impattanti”, le sue parole.
Sulla questione è intervenuto anche Christian Raimo, scrittore e assessore alla Cultura del municipio III di Roma, che ha sottolineato la necessità di chiudere l’impianto. “Noi – ha detto – responsabilmente siamo disposti a collaborare per l’obiettivo finale di chiude il Tmb di Salaria. Il comune ha negato che ci fosse un problema gravissimo di cattivi odori e un’emergenza ambientale e sanitaria. Abbiamo organizzato una manifestazione per il 6 ottobre che resta confermata e che sarà l’inizio di un percorso di informazione e mobilitazione”.
"Mentre salutiamo la decisione di Ama che giunge a poche ore della manifestazione al TMB convocata per sabato, chiediamo trasparenza e accessibilità alla metodologia e ai contenuti del monitoraggio”. Queste le parole del presidente del III municipio, Giovanni Caudo, che ha poi aggiunto: “Non bastano gli annunci e non accetteremo nessun ulteriore dilazione del diritto a respirare e a stare in casa propria senza subire gli effetti negativi delle emissioni, insopportabili, provenienti principalmente dall'impianto".