Coldiretti, anche l'arcivescovo di Matera-Irsina
(ANSA) - POTENZA, 27 DIC - Sono già diecimila i lucani che hanno firmato l'appello della Coldiretti "per chiedere una legge che vieti in Italia la produzione e la commercializzazione di cibi sintetici": lo ha reso noto la stessa organizzazione di categoria, aggiungendo che "ultimo in ordine di tempo" a firmare è stato l'arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, monsignor Pino Caiazzo.
"Il cibo sintetico prodotto in bioreattori energivori ed inquinanti - ha detto il presidente provinciale di Matera della Coldiretti, Gianfranco Romano - non deve arrivare sulle tavole degli italiani perché non solo minaccia l'ambiente e la salute, ma anche il reddito di territori come quello della provincia materana che fanno dell'agricoltura il settore trainante dal punto di vista economico e occupazionale. L'Italia deve essere il primo Paese europeo a legiferare un divieto di produzione e distribuzione di cibo sintetico, che minaccia la nostra salute, il nostro ambiente e il reddito delle imprese agricole". (ANSA).