Primo giorno di un convegno sulla figura del Venerabile vescovo
(ANSA) - POTENZA, 01 GIU - La figura di monsignor Augusto Bertazzoni (Polesine 1876-Potenza 1972) ha messo in crisi l'immagine del "visitatore incomprensivo" della Basilicata, che era stata tracciata da Carlo Levi nel suo "Cristo si è fermato a Eboli": è stata una delle tracce dalle quali è partito in serata, a Potenza, lo storico Marco Roncalli, nella prima giornata di un convegno dedicato al Venerabile vescovo di Potenza, diocesi che Bertazzoni guidò dal 1930 al 1966.
Il convegno - che proseguirà domani - cerca proprio "Barlumi di Vaticano secondo nell'episcopato del Venerabile Augusto Bertazzoni". Roncalli ne ha trovati "alcuni" anche nelle lettere pastorali che il presule scrisse a partire dal 1931, nelle visite pastorali e invitando a Potenza esponenti di vari ordini e organizzazioni, oltre che in tante scelte nel governo quotidiano della diocesi. Lo studioso ha sottolineato che "la pietà cristocentrica e sobria è la cifra di questo vescovo, particolare che lo mette poi in relazione con un grande sacerdote lucano come don Giuseppe De Luca". Monsignor Bertazzoni partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano secondo "come ad una scuola. E' stato - ha aggiunto Roncalli - un vescovo come lo voleva il Concilio di Giovanni 23/o e va ricordata la fiducia che ha avuto nel laicato, per far lievitare la società. Oggi lo definiremmo 'un pastore capace di includere'".
Dopo la relazione dello storico, il convegno è stato concluso dall'arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio, il quale ha sottolineato che "i Santi sono sempre attuali nella storia dell'umanità". (ANSA).