Mattarella e lo sport: tra passione e istituzione

L’attenzione è sempre stata alta. Udienze, pubbliche e private, cerimonie, partecipazioni a grandi eventi. Sergio Mattarella non ha mai mancato di sottolineare il ruolo fondamentale dello Sport nella società. Un ruolo sociale che rappresenta innanzitutto un esempio per le giovani generazioni, all’insegna della convivenza e del rispetto reciproco, all’insegna di quei valori che formano e tengono insieme una comunità. Ma non c’è solo questo nel rapporto privilegiato mostrato negli anni dal Capo dello Stato. C’è una passione per molte discipline che si accompagna ai doveri istituzionali e di rappresentanza della Nazione e che va oltre il “giusto”, il dovuto, l’istituzionalmente necessario. Appassionato ed esperto Il Quirinale è la rappresentazione più alta dello Stato, della Repubblica… della Nazione, appunto. E come tale, nei momenti che contano, ci deve essere e c’è. E quei momenti, a volte, sono anche momenti di sport, che sublimano un’appartenenza di popolo, di comunità. Ma c’è anche e, forse, soprattutto, una componente personale. Perché Sergio Mattarella è uomo di sport, appassionato di sport… e si vede, si percepisce. Conoscitore non solo delle dinamiche sportive, dell’ambiente, come si usa dire, ma esperto a tutto tondo. Il Presidente arbitro Sono davvero tante le immagini rimaste impresse nel corso dei suoi anni al Colle, che lo ritraggono partecipe di momenti significativi della vita sportiva del Paese. Ma come non cominciare, questa ideale galleria fotografica, con una figura iconica da lui stesso rappresentata proprio nel giorno del suo insediamento, del suo discorso inaugurale davanti al Parlamento riunito in seduta comune, l’ormai lontano 3 febbraio 2015: quella dell’arbitro. "Nel linguaggio corrente -diceva rivolto a senatori, deputati e delegati regionali- si è soliti tradurre il compito del Capo dello Stato nel ruolo di un arbitro, del garante della Costituzione. E' una immagine efficace. All'arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L'arbitro deve essere - e sarà - imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza". E ancora, concetto ribadito qualche anno dopo, nel maggio 2018, ricevendo al Quirinale le finaliste di Coppa Italia, Milan e Juventus, ribadiva: "Quando l'arbitro non si nota vuol dire che i protagonisti stanno svolgendo bene il loro compito". L’esultanza per la vittoria agli Europei Restando ancora allo sport nazionale, il Calcio, come non ricordare la presenza del Presidente della Repubblica a Wembley, l’11 luglio 2021, per festeggiare gli azzurri della nazionale …una vittoria fuori casa… a Londra contro gli Inglesi…con la memoria che inevitabilmente corre ai Mondiali ’82 e alle braccia al cielo di Sandro Pertini accanto a Re Juan Carlos e il Cancelliere Helmut Kohl. Gol di Bonucci…poi i rigori, l’Italia campione d’Europa… di Euro 2020 e quell’esultanza in tribuna, composta e discreta, come nel suo carattere, ma più che evidente. Partita cui poi seguirono gli incontri, tra gli altri, con l’allora premier britannico Boris Johnson e il tennista italiano Matteo Berrettini, reduce dalla sconfitta nella finale di Wimbledon contro Djokovic. Sotto la pioggia per gli atleti olimpici Altra immagine iconica e densa di significati, sotto tanti punti di vista, quella che lo ritrae nel corso della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024: con Mattarella sotto la pioggia battente: era il 26 luglio, insieme alla figlia Laura, a resistere li, a lungo, per attendere il passaggio della barca degli Azzurri lungo la Senna. Una situazione considerata una "gaffe istituzionale" per gli organizzatori, dato che il settore della tribuna delle autorità, nel quale era seduto il Presidente, non aveva adeguata copertura. Momento significativo … quel suo resistere sotto l’acqua. Pioggia richiamata poi dallo stesso Mattarella due mesi dopo nel corso della cerimonia, al Quirinale, di restituzione della Bandiera degli atleti di ritorno dai Giochi: "Dei vostri successi c'era stato qualche segno premonitore, sportivo ma non solo. Nel nostro Paese ci sono molti detti sul fatto che la pioggia porti fortuna, e ne abbiamo presa, quel 26 di luglio". La telefonata a Goggia e i complimenti a Jacobs Davvero innumerevoli sono i momenti di sport che accomunano Mattarella ad atleti, giocatori e nazionali. Spesso si tratta di cerimonie o ricevimenti, ma non sempre. Lo storico agosto del 2021, Olimpiadi di Tokyo 2020, e la doppietta “unica”, due ori in dieci minuti tra Jacobs nei 100 metri e Tamberi nel salto in alto: "Grande apprezzamento e soddisfazione". Quando il Capo dello Stato - ricorda il Quirinale in quell’occasione - ha consegnato agli atleti olimpici e paralimpici le bandiere, si era concordato che quanti avessero conquistato medaglie sarebbero stati invitati a Palazzo per ricevere le congratulazioni e i ringraziamenti. "Questi successi nell'atletica conferiranno - aggiunge il presidente della Repubblica - significato ancora maggiore a quell'appuntamento". Jacobs e gli altri olimpionici furono poi ricevuti il 24 settembre. “Ci avete emozionati”, le parole del Presidente. O ancora quella telefonata, un po’ a sorpresa, fatta a Sofia Goggia, la campionessa azzurra di sci, dopo il terribile infortunio del 2021. Telefonata nel momento più difficile della carriera della discesista, a poche ore dall'incidente che l'avrebbe poi costretta a saltare i Mondiali. L’amato Volley e il tifo per Jasmine Tennis e pallavolo. Forse i preferiti del Presidente. Dal tifo in tribuna al Foro Italico per Jasmine Paolini, che andrà, quello stesso giorno a vincere la finale femminile degli Internazionali d'Italia di tennis. Grandi applausi per Mattarella all’arrivo sul Campo Centrale. Durante la premiazione, la vincitrice ringraziò il Presidente per la presenza. "Giornata indimenticabile, bravissima", i complimenti del Capo dello Stato. Appassionato di tennis… sport ritrovato per i colori azzurri con i trionfi di Sinner e soprattutto le tre coppe Davis consecutive: tennisti sempre ricevuti puntualmente al Quirinale. Tennis, ma soprattutto Volley. Maschile e Femminile. Anche qui periodo d’oro per l’Italia. Una vera e propria festa gioiosa tra emozioni, aneddoti, selfie e congratulazioni. Azzurri, capitanati e guidati dai Ct Velasco e De Giorgi, ricevuti dal Presidente dopo i trionfi mondiali. Per entrambe le nazionali fu un ritorno sul Colle: la squadra maschile era stata al Quirinale dopo la vittoria ai Mondiali del 2022 mentre quella femminile aveva fatto visita a Mattarella dopo l'oro olimpico di Parigi 2024. Un incontro nella Sala degli Specchi a conferma, ancora una volta, della vicinanza del Capo dello Stato alla pallavolo. "Ho applaudito Velasco - dice - quando, alcuni giorni fa, si è scagliato contro la mia generazione, o anche quella successiva, che critica sempre i giovani: sono perfettamente d'accordo, sta venendo su una generazione eccezionale. Tra le vostre ricompense c'è anche aver spinto tanti giovani a fare sport: è un contributo importante al nostro Paese, a aggiunge valore ai vostri successi". Lo Sport, il sacrificio e l’esempio per i giovani “Dietro ai successi sempre più alti c’è un grande sacrificio e la consapevolezza di superare i propri limiti che richiede grande lavoro”. Parole usate dal Presidente nel corso della sua visita al Centro di preparazione olimpica del Coni "Giulio Onesti" di Roma. Il 6 maggio 2025 Mattarella racchiude in poche parole il significato dato all’attività sportiva. Significato ma anche valore. Parlando davanti agli atleti dice: "Mi avete generosamente associato a vostri meriti nello sport, mi sento un po’ abusivo, un intruso rispetto ai vostri meriti ma vi ringrazio per avermi coinvolto. Vi ringrazio per quel che fate. Non è soltanto l'aspetto di grandissimo prestigio recato al Paese con i successi, ma è anche un messaggio fondamentale all'interno del nostro Paese e per i giovani". I giovani… soprattutto. Costante pensiero del Presidente.

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Mattarella e lo sport: tra passione e istituzione

Pierfrancesco Ferrara