Meloni: "Rinvio a giudizio Santanchè no motivo per dimissioni. No lezioni da opposizioni"

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La ministra è stata rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato. La premier: "Nessun braccio di ferro o imbarazzo, la incontrerò per parlare"

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La premier Giorgia Meloni è intervenuta sul caso della ministra Daniela Santanchè: "Io non credo che un semplice rinvio a giudizio sia di per sé motivo di dimissioni, penso anche che il ministro Santanchè stia lavorando ottimamente, dopodiché la valutazione che semmai va fatta è quanto tutto questo possa impattare sul suo lavoro di ministro. E questa è una valutazione che va fatta col ministro Santanchè e che forse deve fare soprattutto il ministro Santanchè, ma è quello su cui io attualmente non ho le idee chiare", ha detto la premier parlando con i giornalisti a Gedda, a margine della visita a bordo del veliero Amerigo Vespucci. Poi Meloni aggiunge. "Negli ultimi giorni ho sentito ricostruzioni infondate ma mi rendo conto che anche il mio silenzio possa averle alimentate. Non c'è alcun braccio di ferro, preoccupazione o imbarazzo che mi porterebbe a saltare addirittura le sedute del consiglio dei ministri, la incontrerò per parlare", aggiunge.

La ministra del Turismo, insieme ad altre persone, lo scorso 17 gennaio era stata rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche nel 2022. 

FdI, Salvini e l'opposizione: le reazioni

Nonostante le sue parole, comunque, da giorni prosegue il pressing sulla ministra affinché valuti una scelta diversa. "Credo che stia comunque in una fase di valutazione, credo stia valutando e sono sicuro che valuterà bene", ha commentato Ignazio La Russa, tra gli esponenti di FdI a lei più vicini. Tra l’altro, di "valutazioni" in corso aveva parlato anche un altro esponente di FdI, ovvero Giovanni Donzelli. Ma Santanchè ha tenuto a precisare che fare un passo indietro non è fra i suoi pensieri. "Su questa questione del falso in bilancio, non c'è nessuna implicazione politica - ha puntualizzato -, non c'è dolo, non c'è danno e io sono certa che sarò assolta per cui sono assolutamente tranquilla". E i rapporti con Meloni? Sono "come sempre, come sempre", ha risposto la ministra ai giornalisti. "In Italia si è colpevoli se condannati non se si è indagati, sospettati, sputtanati o rinviati a giudizio. Per quel che mi riguarda il ministro Santanchè dovrebbe continuare a fare il suo lavoro". Questo il pensiero di Matteo Salvini a margine di un appuntamento della Lega a Roma. Le dimissioni sono, invece, il passaggio che auspicano anche le opposizioni. Elly Schlein ha sottolineato "l'incoerenza di Meloni" che "non ha detto una parola, né ha ottenuto le dimissioni, su una ministra rinviata a giudizio per falso in bilancio". E Giuseppe Conte ha promesso che il M5s andrà avanti, spingendo per una “nuova mozione di sfiducia e battaglia in tutte le sedi fino alle dimissioni".

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