Tajani: no tasse su extraprofitti. Lega: paghino banchieri, non operai

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"La tassazione degli extra profitti - ha aggiunto il segretario di FI - non è prevista neanche nei piani del Governo". Di diverso avviso il vicesegretario leghista Andrea Crippa: "Il messaggio di Salvini sul palco di Pontida è chiaro, inequivocabile e soprattutto condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani"

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"Con noi non ci saranno mai tasse sugli extra profitti delle banche": è quanto ha assicurato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Perugia parlando alla conferenza nazionale degli enti locali di Forza Italia. Alla quale hanno partecipato anche i ministri Piantedosi, Zangrillo e Casellati. "La tassazione degli extra profitti - ha aggiunto il segretario di FI - non è prevista neanche nei piani del Governo". "La manovra non sarà facile ma la dobbiamo scrivere tutti assieme. Non c'è uno che la scrive e gli altri che l'approvano": ha sottolineato Tajani. "La scriviamo tutti quanti assieme, l'approviamo tutti insieme nel Consiglio dei ministri e poi l'approveremo tutti quanti assieme in Parlamento" ha aggiunto. 

 

La Lega: "Tassiamo extraprofitti delle banche" 

 

Di diverso avviso la Lega con Andrea Crippa che in mattinata era intervenuto sul tema. "'Far pagare i banchieri, non gli operai', ha detto domenica scorsa Matteo Salvini sul palco di Pontida. Un messaggio chiaro, inequivocabile e soprattutto condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani". Aveva detto ad Affaritaliani.it, il vice-segretario della Lega. "Ricordo che negli ultimi due anni, a causa dell'ingiustificato e folle rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce, i primi sette istituti di credito italiani hanno quasi raddoppiato gli utili: +93%. E' quindi giusto ed equo - osserva - che siano loro, ora, a contribuire per redistribuire la ricchezza e favorire non solo le classi meno agiate del Paese ma anche la crescita economica".  

 

"Le astruse regole imposte dall'Unione europea - ha proseguito Crippa - impongono di non poter fare una manovra economica espansiva e quindi le risorse per sostenere imprese medio-piccole, non certo gli incentivi a Stellantis del vergognoso e scandaloso Tavares, le partite Iva e i lavoratori, compreso il ceto medio, possono e devono arrivare anche da chi in questi anni ha 'giocato' con i tassi di interessi". Ci sono stati, ha denunciato il vicesegretario leghista, "aumenti rapidi e cospicui delle rate di mutui e prestiti quando il costo del denaro saliva, e ora che ha iniziato a scendere, guarda caso, i ribassi delle stesse rate sono proporzionalmente molto inferiori. Il messaggio di Salvini è condiviso dagli italiani: paghino banche e banchieri e nessun sacrificio per gli operai e i cittadini che vivono una vita normale e nemmeno sanno così sia realizzare un extra-profitto. Con buona pace di chi difende le banche e si oppone a una tassazione nella Legge di Bilancio, questa è la soluzione più corretta, che la sostiene con forza e che trova ampio consenso tra gli italiani". 

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