Cinque Stelle al bivio: sarà Conte o Grillo?

5 stelle in movimento. Ma verso dove? Perché la forza politica, che dal 2018 al 2024 è crollata nei consensi dal 33% delle politiche al 9,9% delle europee di giugno, è di fronte ad un bivio. Bisognerà scegliere tra due strade, distinte e separate. Una è nel solco di Beppe Grillo. L'altra segue i passi di Giuseppe Conte. La collisione delle stelle Le due stelle più importanti del Movimento, adesso, rischiano la collisione. Perché questa non è una semplice scaramuccia, di quelle a cui abbiamo assistito nel passato, visti i protagonisti. È un modo, anzi due, di concepire e gestire il movimento totalmente inconciliabile. Per diversi esponenti del Movimento, che Sky tg24 Insider ha sentito, si tratta di un conflitto che potrebbe lasciare degli strascichi pesantissimi. E degli esiti inimmaginabili fino a poche settimane fa. Anche perché nessuno sa quanta presa abbia ancora nei meccanismi del movimento un Beppe Grillo che sembrava essersi defilato. E che invece ora torna alla carica. L'Appuntamento Il redde rationem sarà l'assemblea costituente, prevista per fine ottobre. L'idea di un nuovo momento fondativo è nata dopo un incontro con i parlamentari lo scorso 11 giugno, all'indomani dei risultati deludenti delle europee. Per chi guida il movimento, l’assemblea costituente sarà il più grande esperimento di democrazia partecipativa mai realizzato in Europa da una forza politica. Ma per altri potrebbe essere un punto di rottura di una galassia attorno alla quale da tempo ci sono voci di spinte centrifughe. Il DNA di Grillo Proprio in vista di quel cruciale appuntamento Beppe Grillo torna sul suo blog, come non faceva da tanto tempo, a rivolgersi direttamente agli attivisti. Lo fa per dire che ci sono 3 pilastri intoccabilli: il simbolo. Il nome. E la regola del doppio mandato. Sono il cuore pulsante del M5S, dice il garante del movimento, il nostro faro nella tempesta. Cambiarli, ammonisce, significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi. Bisogna custodire e proteggere, conclude, ciò che abbiamo costruito insieme. Quando abbiamo fondato il movimento, io e Gianroberto lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un'alternativa al sistema politico tradizionale. Il nostro viaggio è nato da un sogno condiviso, che ci ha portato a sfidare un sistema corrotto - dice Grillo - a restituire voce ai cittadini, provando a costruire una Italia più giusta e trasparente. La visione di Conte Diametralmente opposta invece la visione dell'attuale presidente del movimento, Giuseppe Conte. Che in un video tuona: nessuno può decidere su cosa si può deliberare e su cosa no. L'assemblea costituente insomma potrà mettere in discussione nome, simbolo, regole organizzative. Tutto. Anche perché, dice il leader pentastellato, le regole - vedi mandato zero ed il simbolo - sono state già modificate. E non possiamo ammettere - fa notare con una punta di malizia - che quando le decisioni le prendono 2 o 5 persone vanno bene, mentre invece se è una comunità di iscritti a farlo non lo è. Dobbiamo rilanciare la nostra originaria carica rivoluzionaria e innovativa. E quando si parla di rilanciare il movimento, tutti sono d'accordo. La strada per farlo è il vero nodo. Da una parte Beppe Grillo. Dall’altra Giuseppe Conte. Una volta ci sarebbe stato un referendum online per decidere a chi dare ragione tra i due. Un altro segno del tempo che passa e che muta inesorabilmente le cose, anche per il Movimento 5 stelle.