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Elezioni europee, il programma elettorale partecipato del M5S: i punti essenziali

Politica
©Getty

Il partito guidato da Giuseppe Conte ha deciso di coinvolgere direttamente i propri sostenitori nella stesura del programma in vista delle Europee rivolgendosi, da un lato, ai giovani under 36 e, dall'altro, alla comunità dei Gruppi territoriali. Una volta raccolte le proposte degli elettori, gli iscritti al partito voteranno per inserirle nel programma elettorale definitivo. I punti essenziali vanno dall'Unione Europea all'intelligenza artificiale e al lavoro

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In vista delle elezioni Europee dell'8 e 9 giugno, il Movimento 5 Stelle ha deciso di coinvolgere direttamente i propri sostenitori nella stesura del programma elettorale. L'attività di coinvolgimento si rivolge, da una parte, al “Network Giovani, che attraverso un'operazione di raccolta di proposte aperta a tutti i giovani under 36 del M5S è chiamato a elaborare un pacchetto di proposte aventi come obiettivo migliorare il destino dei giovani cittadini europei”, si legge nel programma partecipato del partito guidato da Giuseppe Conte. Dall'altra parte c'è poi la “comunità dei Gruppi territoriali, composta da oltre 25mila persone” che “contribuirà alla stesura del programma elaborando idee e proposte su 3 temi chiave per le politiche europee”: dall’Unione Europea e la sfida della pace all’intelligenza artificiale e il lavoro, fino all’agricoltura e l’ambiente. Una volta raccolte le proposte degli elettori, gli iscritti al partito voteranno per inserirle nel programma elettorale definitivo.

L'Unione Europea e la sfida della pace

Le proposte da parte dei sostenitori del partito ruoteranno attorno alle tematiche più care al Movimento. La prima è l'Unione Europea e la sfida della pace. “L’obiettivo dell’Unione europea sancito nei Trattati – si legge ancora nel programma partecipato – è quello di affermare la pace nel Continente e in tutte le zone di conflitto. La guerra in Ucraina, quella in Medio Oriente, ma anche le tensioni in Nagorno-Karabakh, in Yemen e nei Balcani necessitano di un nuova e più vigorosa attività diplomatica dell’UE”. La domanda rivolta agli elettori è: “Quali iniziative dovrebbe assumere l’Unione europea per diventare finalmente un attore geopolitico e promuovere il dialogo e i processi di pace laddove oggi è negata?”.

Intelligenza artificiale e lavoro

Altro punto essenziale è il tema dell'intelligenza artificiale e del lavoro. “La quarta rivoluzione industriale, avviata dai progressi nei campi dell’intelligenza artificiale, della robotica e dell’ingegneria genetica, rappresenta una grande opportunità per la nostra società se applicata correttamente nei campi della medicina, della lotta alla criminalità e in alcune attività in ambito industriale. Tuttavia, essa comporta anche la sostituzione del lavoro dell’uomo con quello delle macchine. Questo inevitabilmente avrà conseguenze sia sul mondo lavorativo che sui redditi delle persone”. La domanda ai sostenitori è: “Quali misure possono essere messe in campo dalla futura Commissione per mitigarne gli eventuali effetti negativi quali ad esempio l’uscita repentina dal mondo del lavoro di milioni di persone? Come prevenire la nascita dei cosiddetti 'esodati dall’Intelligenza artificiale'?”.

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Agricoltura sempre più verde

Citando le proteste dei trattori, il programma partecipato del M5S affronta anche il tema dell'agricoltura. “La nuova Politica Agricola Comune prevede una riduzione dell’impatto ambientale delle grandi estensioni coltivate e richiede agli agricoltori uno sforzo per mitigarne l’impatto: questi interventi tuttavia comportano chiaramente dei costi che molti agricoltori oggi non possono permettersi”. Il partito chiede così agli elettori “quali possono essere le azioni che l’Unione europea dovrebbe metter in atto per contemperare una maggiore tutela ambientale e la salvaguardia di un settore strategico come quello dell’agricoltura”.

Priorità per il nuovo Parlamento

Infine, un'altima proposta libera riguarda le priorità per il nuovo Parlamento, chiedendo direttamente ai sostenitori del partito quale potrebbe essere “la prima cosa che il nuovo Parlamento europeo dovrebbe fare una volta insidiato”.

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