Terrorismo, allerta del Viminale sui possibili rischi in Italia: si è riunito il Comitato
PoliticaSoprattutto dopo l’attentato terroristico a Mosca di venerdì scorso e con l’arrivo delle festività pasquali, scatta l'allerta massima per la sicurezza anche nel nostro Paese. Oggi, presso il Viminale, si è tenuta una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, da cui è emersa "l'importanza di proseguire l'attenta attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e della intelligence per l'individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale"
È terminata al Viminale la riunione del Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica, presieduta dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, convocata dopo l'attentato terroristico a Mosca e nell'ottica dell'arrivo delle festività pasquali ma anche degli eventi del G7. Il vertice è stato programmato per delineare un'analisi della situazione e fare il punto sulle misure di sicurezza nelle principali città italiane ma non solo. Dal 7 ottobre, data degli attentati in Medio Oriente, "tutto il sistema della sicurezza a livello nazionale è al massimo livello di mobilitazione, sia sul piano della prevenzione sia su quello del presidio degli obiettivi sensibili", è stato ricordato.
I temi al centro della riunione
Insieme a Matteo Piantedosi erano presenti anche il sottosegretario Nicola Molteni ed i vertici delle Forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza. Durante l’incontro, è stato riferito al termine dello stesso, "è stata effettuata una attenta analisi dell’attentato terroristico a Mosca anche ai fini dell’aggiornamento delle misure di prevenzione antiterrorismo già disposte". Non solo, perchè è stata anche evidenziata "l’importanza di proseguire l’attenta attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e della intelligence per l’individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale". Questa attività di prevenzione, è stato riferito, ha permesso "dal 7 ottobre 2023 ad oggi, di espellere per motivi di sicurezza 47 soggetti, di cui 9 con provvedimento del Ministro dell’interno", mentre "nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal Ministro dell’Interno". Infine, proprio con l'approssimarsi delle festività pasquali, "è stata disposta una intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo da parte delle Forze di polizia con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili, alla luce di un loro eventuale aggiornamento".
Tajani: "In Italia 250 luoghi più protetti"
"Da quando c'è stato l'attacco di Hamas a Israele noi abbiamo certamente rinforzato i controlli, ci sono circa 250 luoghi più protetti in Italia e la nostra intelligence e le nostre forze dell'ordine sono sempre al lavoro con attività di prevenzione". Così il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, ricordando che "qualche giorno fa sono stati arrestati all'Aquila tre presunti terroristi palestinesi che volevano compiere degli attentati". E ribadendo che in Italia "la vigilanza è sempre molto forte e soprattutto l'attività di prevenzione è veramente di alto livello, quindi dobbiamo ringraziare sia i nostri servizi segreti sia le nostre forze dell'ordine".
Il timore dei lupi solitari
Torna dunque centrale, anche in Italia, il tema legato al rischio degli attacchi terroristici. In quest’ottica, prima della riunione odierna, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, aveva sottolineato che "la minaccia non è tanto quella di gruppi organizzati” anche perché un gruppo come quello che ha agito nell'attentato in Russia, "il quale non può non aver avuto una preparazione e dei supporti logistici, in Italia verrebbe intercettato prima". Più concreta, invece, l'insidia concreta legata all'autoattivazione di lupi solitari "come successo d’altro canto in altri Paesi europei". Il fronte più caldo? Quello relativo al “reclutamento online, per il quale da anni avviene un contrasto anticipato", ha ricordato Mantovano. "L'Italia ha sempre mantenuto costante l'attenzione verso la minaccia terroristica, su più fronti così come periodicamente a distanza ravvicinata, da 15 anni, si riunisce il comitato che raccoglie i vertici delle forze di polizia e di intelligence e punta a fare la prima cosa principale forse mancata anche a Mosca, cioè mandare in circolo le informazioni", aveva poi ribadito Mantovano.