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M5S, Grillo dopo il ricovero: "Migliorare sanità eliminando disuguaglianze". Video

Politica
©Ansa

Il fondatore del Movimento 5 Stelle dopo il ricovero a Cecina racconta l'esperienza vissuta e lancia un monito: "La salute dei più poveri raggiunga lo standard dei ricchi"

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Dopo il suo ricovero nell'ospedale di Cecina, in Toscana, dove il fondatore del Movimento 5 Stelle si era recato in seguito a un malore, questa mattina Beppe Grillo attraverso un video comparso sul suo blog ha denunciato la situazione della sanità italiana, evidenziando come: "Le disuguaglianze sono il vero problema della salute. Quando parliamo di salute dobbiamo inevitabilmente parlare di società, di ambiente, di alimentazione, di urbanistica. Ridurre la povertà è migliorare la società. La salute dei più poveri deve raggiungere lo standard dei più ricchi, per farlo abbiamo bisogno di sociologi, antropologi, architetti, perché dentro c’è tutto, c’è l’energia, quello che mangiamo, come ci muoviamo, le scelte che compiamo".

"Riformare la società per riformare la sanità"

Grillo ha avuto parole molto positive per la struttura nel quale è stato ricoverato: "Sono uscito da quell’ospedalino di Cecina anche con un’esperienza molto positiva, nel senso che il pronto soccorso, medici, infermieri, barellieri, li ho visti affannarsi e lavorare in un modo strepitoso. In una corsia dove io a 75 anni ero il più giovane, c’era anche un centenario. Io capisco che per medici e infermieri lavorare in quelle condizioni sia molto difficoltoso. Poi mi hanno trovato una cameretta, mi hanno fatto le analisi, adesso sono a casa e sto bene. Però ho potuto constatare in che condizioni vivono i pronto soccorso proprio da dentro. L’80% sono malati da medico di base, poi c’è la paura dei medici, l’eccesso di diagnostica. Fanno migliaia di esami, perché il paziente li vuole, ma la metà non servono a niente. Poi c’è l’invecchiamento della popolazione: in media un anziano consuma otto farmaci al giorno, l’ultima settimana di vita di un anziano costa al sistema sanitario come tutta la sua vita. Noi dobbiamo separare sanità e salute. La salute è politica, e la differenziazione tra ricco e povero è la chiave della politica, bisogna riformare la società per riformare la sanità. Conviene, oltre che dal punto di vista umano, anche dal punto di vista economico, portare i poveri verso la ricchezza, perché i poveri non possono curarsi, si ammalano di più e quindi gravano sul sistema sanitario. Bisogna togliere questa grande differenza con un reddito di base, un lavoro, un ambiente salubre. Nella salute c’è dentro tutto, la politica della società, è lì che bisogna intervenire. Non cominciare a intervenire sulla povertà è uno spreco economico pazzesco», conclude.

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