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Manovra, vertice di maggioranza: "Risorse su salari, sanità, famiglie e pensioni"

Politica
Ansa/Ipa

È durato circa due ore il confronto fra Giorgia Meloni, i capigruppo e i vicepremier per fare il punto sulla ripartenza, a partire dal dossier della Legge di Bilancio per arrivare alle riforme. Parallelamente sul tavolo dell'esecutivo ci sono nuovi sostegni contro il caro-bollette e contro il caro-carburanti. Si ipotizza anche un'ulteriore stretta sul Superbonus

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Una coalizione compatta nonostante i tentativi di divisione e sabotaggio. Consapevole che la corsa è lunga, l'orizzonte resta la legislatura e non sarà questa la Manovra con cui realizzare tutte le promesse elettorali. Anzi. Lo spazio ci sarà per confermare il taglio del cuneo, e poco altro.  È questa la posizione che - a quanto si apprende - è stata ribadita nel corso del vertice di maggioranza, svoltosi a Palazzo Chigi e durato circa due ore, sulla ripartenza delle attività e sulla Manovra. Allo studio dell'esecutivo di Giorgia Meloni, paralllelamente alla Legge di Bilancio, ci sono nuovi sostegni contro il caro-bollette, bonus benzina contro il caro-carburanti e un'ulteriore stretta sul Superbonus. A Palazzo Chigi erano presenti, oltre a Meloni, i capigruppo dei partiti della maggioranza di Camera e Senato (per Fdi Tommaso Foti e Lucio Malan, per la Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, per Forza Italia Paolo Barelli e Licia Ronzulli, Maurizio Lupi per Noi Moderati e Micaela Biancofiore), i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ma non gli altri esponenti dell'esecutivo, a partire dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti.

Legge di Bilancio e riforme

Secondo quanto si apprende, nel corso del vertice è stato ribadito che si preannuncia un anno complesso che la maggioranza è pronta ad affrontare con determinazione e serietà, a partire dalla Legge di Bilancio sulla quale i partiti della maggioranza sono tutti concordi nel concentrare le risorse su salari, sanità, famiglie e pensioni, a partire da quelle dei giovani. Inoltre è stata confermata la volontà di continuare a lavorare sulle riforme come la delega fiscale, l'autonomia differenziata, la riforma della Giustizia e la riforma Costituzionale, che nelle prossime settimane arriverà a definizione.

Le raccomandazioni

Le decisioni arriveranno a valle dei numeri. E bisognerà aspettare la Nadef, a fine settembre, per avere un quadro definito. Ma intanto era importante "darsi un metodo", spiega più di un partecipante, "condividere la linea". Poi ci saranno anche tavoli ristretti, sui punti specifici della Manovra. Nel frattempo, il monito che sarebbe arrivato dalla premier, meglio "parlarsi al telefono" piuttosto che "finire sui giornali per cose non affrontate", come la questione della soglia del 3% per le elezioni europee, l'altro appuntamento da scavallare per "andare avanti lisci". Un argomento affrontato sul finale, raccontano, perché il grosso dell'incontro era la Manovra. Bisogna evitare, la raccomandazione a tutti i presenti, di dire cose "distoniche". E anche di presentare valanghe di emendamenti.

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La cena di Meloni con parlamentari e ministri di FdI

E per trovare un momento comune prima dei prossimi appuntamenti, intanto, la premier ha chiamato a raccolta tutto il partito - parlamentari e ministri di FdI - per una cena. L'evento si è svolto la sera del 5 settembre: una riunione prima di affrontare le sfide dell'autunno, a partire proprio dalla Manovra.

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