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Forza Italia, un partito sospeso

Politica

Paola Motta

Nel giorno dei funerali di Stato per l’ex presidente del Consiglio, il futuro del partito - fondato nel 1994 - è incerto. Nei prossimi mesi potrebbero esserci effetti sul quadro politico nazionale, ma anche europeo. Per Fi resta il nodo del debito da oltre 90 milioni con gli eredi del Cavaliere, i cinque figli 

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Forza Italia è un partito sospeso. Nato nel 1994 con la decisione dell'imprenditore televisivo Silvio Berlusconi di scendere in campo, con la sua morte è ora di fronte a un futuro incerto. Il Cavaliere non ha mai voluto decidere il suo successore, chi ha tentato di introdurre le primarie - come uno dei suoi uomini più fidati, Angelino Alfano, più volte ministro - se ne è andato prima e lasciato la politica poi. Nel giorno del lutto nazionale per la morte dell'86enne leader malato nessuno può prevedere cosa succederà nel futuro (ADDIO BERLUSCONI, LO SPECIALE).

Possibili effetti su politica nazionale ed europea

A un anno dalle elezioni Europee l'implosione del partito rischia di avere un impatto sul quadro politico nazionale e internazionale. Effetti sul centrodestra e sull'evoluzione possibile del Terzo Polo con l'ex premier Renzi che soltanto sabato scorso ha lanciato da Napoli l'Alternativa riformista in vista delle Europee. Gli effetti potrebbero farsi sentire anche in Europa essendo Forza Italia l'unico partito italiano del Ppe. Il comitato di presidenza riunito martedì ha ratificato le ultime decisioni prese dal Cavaliere, durante il suo primo ricovero al San Raffaele. Tra queste, alcune nomine del partito che hanno accontentato Marta Fascina, deputato e ultima sua compagna, ma scontentato molti nel partito.

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I debiti di Forza Italia

Il Comitato ha inoltre approvato il bilancio 2022, un bilancio che a fine 2021 evidenziava un debito di oltre 92 milioni verso Berlusconi per l'esposizione bancaria. E che ora diventa il debito nei confronti degli eredi di Berlusconi. In questi anni su richiesta del padre i figli hanno continuato a finanziare la sua creatura politica, ma sul domani non c'è certezza. Molto dipenderà dai conti e dalle scelte industriali che saranno costretti a fare i successori dell'impero mediatico dell'ex presidente del Consiglio. L'idea del partito unico tra Fratelli d'Italia e Forza Italia è ritenuta prematura. A meno che tra gli azzurri - senza più la presenza di Berlusconi che decideva su tutti e tutto - non inizi la resa dei conti. Per ora i messaggi sono quasi tutti in una direzione: Berlusconi è insostituibile, Forza Italia c'è. Anche se un ex ministro e ora sindaco di Imperia come Scajola ammette: il rischio del fuggi fuggi esiste.

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