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Gualtieri a Sky TG24, termovalorizzatore a Roma si farà: “Si ispira a economia circolare”

Politica

Il sindaco di Roma, intervistato a "Start", spiega: "Fa parte di un piano rifiuti ispirato al riciclo che abbatterà le emissioni del 100%". Previsto anche "un meccanismo di riciclo integrale dei residui della combustione per fare materiali da costruzioni e la cattura delle emissioni di CO2"

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Si continua a discutere sul termovalorizzatore di Roma: c'è chi ancora cerca di bloccare l'opera. La segretaria dei dem, Elly Schlein, nella sua prima conferenza stampa ufficiale, ha detto che costruirlo “è una scelta già presa”, ereditata dalla nuova guida Pd dalla “precedente amministrazione”, come parte di un preciso piano rifiuti. Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, intervistato a Start su Sky TG24, continua a parlare della necessità di costruire il termovalorizzatore, sottolineando come il progetto faccia appunto parte di un “piano rifiuti che si ispira al riciclo e all’economia circolare” e che è del tutto conforme alle indicazioni europee sulla gestione dei rifiuti. Un piano ecologico, quindi, che "abbatte le emissioni del 100% del ciclo dei rifiuti", perché si prevede anche "un meccanismo di riciclo integrale dei residui della combustione per fare materiali da costruzioni e la cattura delle emissioni di CO2". L'obiettivo è che il termovalorizzatore sia "pronto per il 2026".

"Roma ha fatto affidamento per anni su una discarica gigantesca"

Gualtieri ricorda comunque come il piano rifiuti di cui fa parte il termovalorizzatore sconta il fatto che per anni Roma “è campata su una discarica gigantesca, la più grande d’Europa” che, da quando “giustamente” è stata chiusa, non è stata sostituita da nessuna opera. Così, i rifiuti di Roma “vanno in giro per le discariche della Provincia”, con un costo netto – secondo dati Ama – di 170 milioni di euro per il loro trattamento. Si stima che, nel 2028, se ci sarà il termovalorizzatore, le spese si ridurranno fino a 64,3 milioni di euro.

Tra Giubileo ed Expo

Tra l’organizzazione del Giubileo 2025 e la candidatura per Expo 2030, Roma sta attraversando giorni cruciali per il suo futuro. Proprio in vista del secondo progetto, in questi giorni sono in visita in città gli ispettori: “Attendiamo il loro responso, ma la visita sta andando bene. Sembra che ci sia interesse, sia per i luoghi che mostriamo sia per la qualità del progetto, che davvero va a rigenerare un intero quadrante della città, applica principi e tecnologie avanzatissime e sarà totalmente neutrale dal punto di vista delle emissioni. Anzi: sarà uno dei più grandi parchi solari esistenti, che darà energia a una parte importante di Roma. Ci sarà poi la rigenerazione della Vela di Calatrava, un monumento bellissimo ma incompiuto”. Adesso, ha aggiunto Gualtieri, "bisogna vedere se ci qualificheremo alla fase finale che è quella del voto".

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"Inopportuno togliere protezione speciale"

Ultimamente si è parlato molto dell’incuria e del degrado che caratterizzano diverse zone di Roma, non solo della periferia ma anche del centro, come quella che circonda la Stazione Ferroviaria di Termini, dove vivono molti senzatetto. Il tema si ricollega anche alla questione migranti: molte delle persone che orbitano nei dintorni della stazione ferroviaria vengono appunto dall’estero e trovano difficoltà a entrare nel sistema dei centri di accoglienza. “C’è un fronte di sicurezza da rafforzare. Un tema che riguarda tutte le grandi città è poi il fatto che molte persone non hanno un lavoro e non hanno una casa, è qualcosa che va affrontato. A monte di tutto c’è un problema. Se non si mettono in campo politiche di integrazione, di avviamento al lavoro, di riconoscimento, si lasciano persone in una condizione di anonimato e di esclusione: per questo come sindaci abbiamo preso una posizione sulla protezione speciale e sono contento se adesso il governo ha detto alla maggioranza che sarebbe inopportuno eliminarla". "Se si elimina - ha detto ancora Gualtieri - non avremo tutti gli strumenti di protezione delle persone più fragili e deboli, e rimarranno più fragile e sole. Anche dal punto di vista della sicurezza la situazione peggiorerebbe. Servono politiche integrate".

Il nuovo stadio di Roma

Un grande progetto di cui si parla da anni è quello per il nuovo stadio di Roma: “Siamo in dirittura di arrivo, servirà anche a riqualificare un quadrante della città lasciato a lungo a se stesso”. L’indotto economico che lo stadio porterà, dice Gualtieri, “sarà molto significativo”.

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