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Migranti, passa la linea dura: il centrodestra punta ad abolire la protezione speciale

Politica

I tre alleati di governo firmano un sub-emendamento al decreto migranti che si sta discutendo al Senato per dare un colpo di spugna alla protezione prevista oggi per i richiedenti asilo

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La maggioranza, dopo una lunga mediazione, raggiunge l'intesa sull'ulteriore giro di vite sulla protezione speciale che viene di fatto cancellata. Con un subemendamento presentato in commissione Affari costituzionali del Senato, dove è all'esame il decreto Migranti, varato dal Cdm che si è svolto a Cutro all'indomani del naufragio avvenuto davanti alle coste calabresi, il centrodestra dispone che non sarà più possibile convertire in permesso di soggiorno per motivi di lavoro il permesso ottenuto a seguito della protezione speciale. Allo stesso tempo, non sarà più convertibile in permesso di soggiorno per motivi di lavoro quelli per calamità o per cure mediche, se non in limitatissime situazioni. 

Ad annunciare la stretta il sottosegretario della Lega Molteni

Esulta il Carroccio: il testo della maggioranza "recepisce gli emendamenti della Lega che danno una stretta alla protezione speciale introdotta dal ministro Lamorgese e dalla sinistra nel 2020. Era diventata una sanatoria, un pull factor di immigrazione. La protezione speciale ha creato sovraffollamento in tribunali e questure e non ha prodotto integrazione. Si ritorna ai decreti Salvini", fanno sapere dal partito di via Bellerio. Lo stesso sottosegretario leghista all'Interno, Nicola Molteni - che ha seguito tutta la partita a palazzo Madama - ha annunciato il nuovo giro di vite: "La protezione speciale e' un unicum italiano che crea condizioni attrattive per l'immigrazione e la azzereremo". Linea poi confermata da FdI, per voce del sottosegretario Emanuele Prisco: "L'intenzione della maggioranza e' di cancellare la cosiddetta protezione speciale, uniformando la disciplina al resto d'Europa". Il subemendamento e' indirizzato verso "il permesso temporaneo" il cui utilizzo "per varie ragioni si e' allargato a dismisura, creando una salvaguardia indiscriminata degli irregolari".

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Fonti maggioranza: "Ci si muove nel rispetto delle convenzioni internazionali"

Da FdI poi si sottolinea che l'obiettivo comune è "abolire la protezione speciale". Per il partito della premier "scopo dell'emendamento è infatti quello di restringere le maglie del permesso temporaneo il cui utilizzo per varie ragioni si e' allargato a dismisura, creando una salvaguardia indiscriminata degli irregolari". In parole povere, nessun riferimento ai decreti Salvini. E nella maggioranza c'è chi ricorda i rilievi allora avanzati dal Colle proprio sui decreti Sicurezza. D'altra parte, riferiscono fonti di maggioranza, sul capitolo protezione speciale non è mai mancata una interlocuzione con le istituzioni piùalte. In sostanza, nella maggiorazna è chi tiene a specificare che si tratta sì di una stretta ben vigorosa, come ad esempio sulla malattia (se è curabile nel Paese di provenienza non impedisce più l'espulsione del migrante), ma senza un colpo di spugna tout court, e che in ogni caso ci si muove nel rispetto delle convenzioni internazionali, tenendo inoltre presenti le osservazioni sollevate dal Quirinale sul dl Cutro, il tutto in costante raccordo con l'esecutivo.

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Protestano le opposizioni: "Centrodestra succube della Lega"

A rivendicare la scelta di tutto il centrodestra sono i tre firmatari della proposta di modifica, specificando che si tratta di "un obiettivo comune". Ovvero, "evitare che le giuste necessità di proteggere stranieri perseguitati nei loro Paesi si trasformino, come è accaduto col governo giallo-rosso e col ministro Lamorgese, in sanatorie di fatto per tutti i clandestini che arrivano in Italia. L'idea che chiunque possa prima o poi ottenere un permesso di soggiorno ha indubbiamente favorito le partenze", scandiscono i senatori Pirovano, Lisei e Gasparri. Insorgono le opposizioni: "La maggioranza, succube della Lega, presenta emendamenti a quel decreto che stravolgono e aboliscono la protezione speciale", attacca il capogruppo dem in Senato, Francesco Boccia, che parla di "scelte che nulla hanno a che fare con l'umanità ma sono figlie di una pericolosa demagogia". Eliminare la protezione speciale "è da irresponsabili", rincara il capogruppo dem in commissione Andrea Giorgis. "La maggioranza svela la volontà di colpire le vittime del traffico e di non dare protezione anche a chi rischia la propria sicurezza e la vita se dovesse essere espulso", afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi, secondo il quale "eliminare la protezione speciale portera' ad aumentare il numero di irregolari, l'opposto di quello che servirebbe al nostro Paese". Le opposizioni, intanto, si preparano a dar battaglia in commissione da lunedì (sono poco meno di 350 i subemendamenti presentati alle modifiche proposte dal governo). Tanto che la stessa maggioranza dà quasi per scontato che, alla fine, il decreto Migranti (atteso in Aula martedi' pomeriggio) - salvo uno sprint dei lavori nelle ultime ore - possa approdare all'attenzione dell'Assemblea di palazzo Madama senza aver terminato il suo iter in commissione (ovvero senza relatore). Il che significherebbe che le modifiche che centrodestra e governo vogliono apportare al testo dovranno essere ripresentate in Aula sottoforma di nuovi emendamenti (questa volta firmati dai capigruppo). 

 

 

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