Il post su Facebook dopo le polemiche dell'opposizione sul nuovo decreto: "Giusto perseguire coloro che spesso arrivati da tutta Europa partecipano ai rave illegali nei quali si occupano abusivamente aree private o pubbliche". Poi specifica: "Non sarà negato il diritto alla libera espressione del dissenso"
"È una norma che rivendico e di cui vado fiera perché l'Italia - dopo anni di governi che hanno chinato la testa di fronte all'illegalità - non sarà più maglia nera in tema di sicurezza". Lo scrive in un post su Facebook Giorgia Meloni dopo gli attacchi dell'opposizione sul decreto anti-rave varato nel primo Cdm del governo (TUTTE LE NORME DEL CDM). "È giusto perseguire coloro che spesso arrivati da tutta Europa partecipano ai rave illegali nei quali si occupano abusivamente aree private o pubbliche, senza rispettare nessuna norma di sicurezza e, per di più, favorendo spaccio e uso di droghe. Le strumentalizzazioni sul diritto a manifestare lasciano il tempo che trovano, ma vorrei rassicurare i cittadini che non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso", scrive la premier.
Meloni: "Non sarà negato il diritto al dissenso"
Nel suo post Meloni replica alle "diverse dichiarazioni da parte di esponenti dell'opposizione in merito alle misure prese in Consiglio dei ministri sui cosiddetti rave party abusivi". Poi, dopo aver rassicurato tutti i cittadini - "qualora ce ne fosse bisogno", specifica - che non sarà negato il diritto alla libera espressione del dissenso, aggiunge: "A negarlo in passato, semmai, sono stati proprio coloro i quali oggi attaccano i provvedimenti del nostro esecutivo, difendendo di fatto chi invade terreni ed edifici altrui. Abbiamo dimostrato che se lo Stato c'è, può garantire ai cittadini di vivere in una nazione più sicura e che anche in passato si sarebbero potuti arginare episodi simili. Infine, vorrei ringraziare le forze dell'ordine che hanno gestito in modo ordinato e in piena sicurezza lo sgombero del capannone a Modena".
Nordio: "La norma non incide sulla libera espressione"
Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si è espresso sulla norma anti-rave approvata dal Consiglio dei ministri. "La norma tutela i beni giuridici dell'incolumità e della salute pubblica, nel momento in cui questi beni sono esposti ad un pericolo. Essa non incide, né potrebbe incidere minimamente sui sacrosanti diritti della libera espressione del pensiero e della libera riunione, quale che sia il numero dei partecipanti. La sua formulazione complessa è sottoposta al vaglio del Parlamento, al quale è devoluta la funzione di approvarla o modificarla secondo le sue intenzioni sovrane".