Azione, Calenda: “Credo ci sia un accordo sulle vicepresidenze che ci esclude del tutto”
PoliticaIl leader di Azione ha parlato nella trasmissione tv Che tempo che fa. Ha escluso un suo riavvicinamento al Pd. "La porta è stra-aperta per fare delle cose concrete insieme. Ma se la scelta è 'Mettiamo insieme tutto, chi la pensa come i 5 stelle e chi la pensa come Calenda' allora non si può fare", ha detto. Ha ribadito di non essere interessato a entrare nel governo se Meloni e Berlusconi dovessero rompere. "Lega e Fi faranno opposizione da dentro", ha aggiunto
"Credo che ci sia un accordo sulle vicepresidenze, che ci esclude del tutto". Carlo Calenda, dopo averne parlato nelle scorse ore, ha ribadito la sua posizione nella trasmissione tv Che tempo che fa. Il leader di Azione è convinto che Pd e M5S non intendano cedere al suo partito e a Italia Viva alcuna delle cariche istituzionali ai vertici delle Camere che spettano alle opposizioni. Il giorno della scelta sarà mercoledì, con i voti in Aula a Montecitorio e a Palazzo Madama. Parlando dei rapporti con le altre forze di opposizione, Calenda ha aggiunto in tv: "Sarebbe singolare se dopo non essere andati insieme alle elezioni scoprissimo che si può fare l'opposizione insieme" (VERSO IL NUOVO GOVERNO: GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE).
Calenda ha escluso un suo riavvicinamento al Pd
Durante la trasmissione Rai, il leader di Azione ha escluso un suo riavvicinamento al Pd. “È una strada che ho lasciato con grande gioia. Siamo il primo partito fra i giovani, stiamo rinnovando la classe dirigente, sono molto contento così. Va rifondata così la politica", ha detto. Poi ha aggiunto: “La porta" al Partito democratico "è stra-aperta per fare delle cose concrete insieme su energia, scuola e così via. Ma se la scelta è 'Mettiamo insieme tutto, chi la pensa come i 5 stelle e chi la pensa come Calenda' allora non si può fare".
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Governo, Lega e Fi faranno opposizione da dentro
Calenda ha parlato anche del prossimo governo. Ha ribadito di non essere disposto a entrare nell’esecutivo di centrodestra se Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi dovessero rompere. “Per Renzi dovete chiederlo a Renzi, ma quello che abbiamo detto in campagna elettorale è questo. Quindi la risposta è no", ha spiegato. Sul governo che sta per nascere, poi, ha aggiunto: "Alla fine" i leader del centrodestra "si prenderanno a pacche sulle spalle, poi il giorno dopo Berlusconi e Salvini cercheranno di logorare Meloni. È sempre la stessa scena. Meloni cercherà di governare, i partiti più piccoli faranno opposizione di governo per segnalarsi". Infine, ha confermato il suo no a una riforma presidenzialista: “L'unico che rispettiamo in Italia è il presidente della Repubblica, non lo mettiamo in mezzo. Sennò poi rimane solo il Papa, per i credenti".