Secondo il leader di Azione "l'unico modo per fermarli è votare il Terzo Polo e cercare di andare avanti con Draghi, altrimenti questo Paese sarà letteralmente travolto"
"Si va verso il disastro; ieri ho proposto una cosa logica, gli altri invece scherzano". Il segretario di Azione Carlo Calenda, questa mattina a Bologna con Matteo Richetti per la presentazione delle liste del Terzo Polo sotto le Due Torri, è tornato sulla sua proposta lanciata ieri dal Meeting di Rimini di fermare per un giorno la campagna elettorale per incontrarsi con tutti i leader politici e affrontare la crisi energetica. "Quello che ho detto mi sembrava una cosa logica nel solco dello spirito repubblicano che tutti lodano, cioè fermiamoci un giorno, incontriamoci, diamo sostegno a Draghi per fare un fortissimo investimento anche in ordinaria amministrazione, per diminuire i costi dell'energia", sottolinea Calenda. Come Terzo Polo, "abbiamo fatto una proposta dettagliata su questo, la risposta dei partiti è: non ce ne frega niente. Continuano a scherzare, oggi Letta fa vedere un manifesto in cui si chiede se ti piace il guanciale o la pancetta, si divertono, perché per loro è un gioco". E prosegue il segretario di Azione, "non capiscono che dicendo no al rigassificatore a Piombino, continuando a fare una campagna elettorale tra lui e la Meloni come Sandra e Raimondo, promettendo 10 mila euro ai diciottenni, la flat-tax, le pensioni, ecc, stanno riportando l'Italia sotto un attacco speculativo che non ha precedenti, sono dei pazzi". Secondo Calenda, "l'unico modo per fermarli è votare il Terzo Polo e cercare di andare avanti con Draghi, altrimenti questo Paese sarà letteralmente travolto".