Renzi: "Reddito di cittadinanza è andato anche a criminali, va cambiato con un referendum"

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"L'assegno in parte va a povera gente davvero. Ma è una misura che incrocia anche un pezzo di criminalità, manovalanza che ha incassi illegali, a cui somma il Rdc" ha dichiarato il leader di Italia Viva

L'aver proposto di indire un referendum contro il Reddito di cittadinanza avrebbe, secondo Matteo Renzi, sortito due effetti che, in un'intervista a 'La Stampa', il leader di Italia Viva racconta così. "Fino a due mesi fa tutti dicevano che il 'Reddito' non si doveva toccare. Dai grillini allo stesso Pd. Poi, appena io faccio uscire sul mio libro l'idea di un referendum, partono due diverse reazioni: la prima di chi dice, ‘tutto sommato abbiamo fatto un errore’, ovvero Salvini e la seconda reazione è di Pd e 5stelle, che all'unisono hanno cominciato a dire che la legge si può migliorare".

La raccolta firme

"Ora, è evidente che c'è una parte di italiani che prende quel reddito e farà una battaglia in suo favore. L'assegno in parte va a povera gente davvero. Ma è una misura che incrocia anche un pezzo di criminalità, manovalanza che ha incassi illegali, a cui somma il Rdc" aggiunge Renzi. "La mia è una partita win win" e "credo che avremo gran successo nella raccolta firme e che a quel punto sarà interesse soprattutto di 5stelle e Pd di trovare una soluzione".

Il leader di Italia Viva parla anche della partita per il Quirinale: "Di qui a febbraio serve una moratoria delle chiacchiere su Mario Draghi e Sergio Mattarella, per non minare la preziosa stabilità di cui gode oggi l'Italia".

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