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Mario Draghi, al via oggi le consultazioni con i partiti: ecco cosa succede

Politica
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Dopo l'incarico conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’ex numero uno della Bce incontra i rappresentanti delle forze politiche a partire dal pomeriggio a Montecitorio. Qualcuno ha già confermato il suo appoggio, altri sono in bilico. Tra le ipotesi, un governo di tecnici e politici

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Iniziano oggi le consultazioni di Mario Draghi (CHI È - FOTOSTORIA). Dopo l'incarico conferito ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’ex numero uno della Bce (che ha accettato con riserva) incontra i rappresentanti delle forze politiche a partire dal pomeriggio. Gli incontri si terranno in uno studio di Montecitorio, dove Draghi è già arrivato in tarda mattinata) e potrebbero andare avanti un paio di giorni. Mattarella dal canto suo non ha posto una scadenza ufficiale vista la complessità della situazione politica (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LA POSSIBILE SQUADRA DI GOVERNO - QUALE MAGGIORANZA POTREBBE SOSTENERLO)

Partito stamattina per Roma

Mario Draghi ha lasciato stamattina la sua casa di Città della Pieve in Umbria, per recarsi a Roma dove si cominceranno a prendere le misure per un nuovo Governo. Un governo di “alto profilo”, auspica il capo dello Stato. Un esecutivo certamente europeista, che tra i principali obiettivi avrà quelli di affrontare la pandemia, garantire la campagna dei vaccini, rilanciare il Paese e spendere nel modo migliore le risorse europee del Recovery Fund.

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Le posizioni dei partiti

Stando alle prime dichiarazioni dei partiti, al momento Mario Draghi può contare sull’appoggio di Partito democratico, Italia viva, Liberi e uguali, forse di Forza Italia, oltre a quello di forze minori. Si sono invece aperte delle spaccature all’interno del Movimento 5 stelle e del centrodestra: Fratelli d’Italia vorrebbe il voto, ma potrebbe dare il consenso a un’astensione unitaria del centrodestra. La Lega è aperta a un appoggio, purché si fissino a breve delle elezioni. Il Pd intanto cerca di convincere i 5 stelle a mantenere l’alleanza di governo nel sostegno a Draghi, ma il Movimento di Beppe Grillo sembra restare fermo sulla linea del rifiuto di un governo non politico.

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Governo tecnico o politico?

I partiti confidano comunque in un governo che non sia guidato da soli tecnici, come fu con Monti, ma che ci siano parti politiche, come nello schema misto che a suo tempo utilizzò Ciampi che propose anche ministri politici. Quel che certo è che Draghi dovrà fare i conti con i difficili numeri del Parlamento, gli stessi numeri che hanno portato alla crisi. Giuseppe Conte è arrivato a Palazzo Chigi stamattina e ai giornalisti ha detto: "Quando uno fa il suo lavoro è sempre sereno".

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