Martedì mattina alle 9 è stato convocato il Consiglio dei ministri nel quale il premier annuncerà il passo indietro. Zingaretti: "Con Conte per nuovo governo ampio ed europeista". Sostegno anche di Leu
Salvini: no governicchi, Conte si faccia da parte
Piuttosto che tirare a campare governicchi e ammucchiate è meglio ridare la parola agli italiani e stare tranquilli per 5 anni. Mi aspetto che prevalga il buon senso e amore per gli italiani. Mi auguro che il governo, se non ha i numeri, si faccia da parte". Lo ha detto Matteo Salvini oggi a Torino lasciando il Palazzo di Giustizia Dove ha preso parte al processo in cui è imputato di vilipendio all'ordine giudiziario.
Nardella (Pd): si riparta da Conte, elezioni sconfitta
"Io credo che si debba partire da Conte: tra ipotesi di elezioni anticipate che sarebbero una sconfitta per tutti, un disastro per il Paese, e l'ipotesi di una maggioranza rabberciata, risicata che si troverebbe in difficoltà in ogni piè sospinto, la prima strada da intraprendere è un nuovo Governo con Conte alla guida". Così il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto a Tagadà su La7. Il sindaco ha chiarito che "Conte è una figura centrale, di equilibrio, che ha portato su di sé attenzione sul Paese e anche una popolarità alta. Ora bisogna mettere da una parte questi giorni di veti reciproci, pregiudizi, recriminazioni, rimproveri incrociati, e tirare una riga. Un Conte ter potrebbe essere l'occasione per ripartire da un vero patto, che possa anche tenere insieme tutte le forze".
Salvini: quel che succede volgare e disgustoso
"C'è un piano vaccinale fermo, le scuole sono aperte in una città sì e una no, ci sono due milioni di posti di lavoro a rischio, e noi stiamo in ballo sugli umori di Conte, Di Maio, Zingaretti, e sulle trattative di Tabacci e Mastella. È irrispettoso, disgustoso, volgare, deprimente". Lo ha detto Matteo Salvini lasciato il Palazzo di Giustizia di Torino dove oggi ha preso parte all'udienza del processo in cui è chiamato in causa per vilipendio dell'ordine giudiziario.
Salvini: dimissioni Conte? Prevalga amore per Paese
"Conte avrebbe già dovuto dimettersi, non ha i numeri, mi aspetto che prevalgano il buon senso e l'amore per il Paese". L'ha ribadito il leader della Lega Matteo Salvini, a Torino per partecipare al processo in cui è imputato con l'accusa di vilipendio dell'ordine giudiziario.
De Micheli (Pd): Conte punto di equilibrio importante
Conte è un punto di equilibrio. Ha rappresentato per questa maggioranza un punto di equilibrio importante. Renzi ha aperto questa crisi al buio senza avere una soluzione. Il Pd non teme le elezioni ma il punto vero è che quando aumenta la confusione il rischio elezioni è molto forte". Lo ha detto la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ospite di 'Oggi è un altro giorno' su RaiUno. Sui rapporti con Renzi, De Micheli ha spiegato che "è evidente la difficolta' a ricucire una frattura di questo tipo, dentro un meccanismo di
continui ultimatum. Le maggioranze si devono confrontare e trovare una sintesi. Lo abbiamo fatto per questi mesi, poi questo atteggiamento si è perso non so per quale motivo", ha aggiunto parlando della crisi provocata da Italia Viva.
continui ultimatum. Le maggioranze si devono confrontare e trovare una sintesi. Lo abbiamo fatto per questi mesi, poi questo atteggiamento si è perso non so per quale motivo", ha aggiunto parlando della crisi provocata da Italia Viva.
De Micheli (Pd): Conte aggiornerà Mattarella come sempre
"Credo che aggiornerà il presidente della Repubblica, come peraltro il presidente del consiglio ha sempre fatto nei momenti più importanti della nostra attività di Governo". Lo ha detto la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli a 'Oggi è un altro giorno' su Rai 1 rispondendo alla conduttrice che chiedeva se Conte, che dovrebbe salire oggi Colle, si dimetterà.
De Micheli (Pd): sbagliato usare giustizia come clava
"Sarebbe sbagliato usare la giustizia come clava per determinare fatti politici che devono stare dentro ad un processo di confronto ampio, di un patto di legislatura che Pd ha chiesto con forza". Lo ha detto la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ospite a 'Oggi è un altro giorno' su RaiUno.
Valente (Pd): maggioranza estesa a vecchi e nuovi alleati
Sono convinta che la strada maestra resti costruire intorno a Conte, l'unico punto di equilibrio possibile in questa fase, un necessario rilancio dell'azione di governo e di tutta la maggioranza. Una maggioranza che avrebbe soltanto vantaggi se si allargasse all'interno del perimetro già tracciato, facendo rientrare tutti quelli che si riconoscono nel solco di una scelta europeista e antisovranista, democratica socialista e liberale, come abbiamo più volte ripetuto in questi giorni. In questo campo ci dovranno essere tutti, vecchi e nuovi alleati, con uguale dignità, per sedersi intorno a un tavolo e definire insieme una nuova agenda di governo". Lo scrive su Facebook la senatrice del Pd, Valeria Valente.
Nannicini (Pd): le dimissioni rafforzerebbero Conte
"Conte dovrebbe dimettersi, aiuterebbe a sbrogliare la matassa e rafforzerebbe anche lui". Lo dice il senatore Pd Tommaso Nannicini in un'intervista a FanPage. "Il presidente del Consiglio - continua - è stato un punto di equilibrio e può continuare a esserlo, ma dipende anche da lui. Per me il tema non sono i nomi, ma il programma di legislatura. Con la premessa che secondo me serve un governo politico. Non vorrei che dopo la caccia ai transfughi partisse la caccia ai tecnici. Non è quello che serve". Con Renzi si può dialogare, sostiene Nannicini, "se si mettono da parte veti e personalismi, non è tardi per riaprire il dialogo, partendo dalla maggioranza che ha dato vita al Conte bis e provando ad allargarla per trovare un governo all'altezza della fase drammatica che stiamo vivendo", conclude Nannicini.
Di Stefano (M5s): mai con Renzi, diverso con eletti Iv
"È stato un gesto folle di Renzi far barcollare in un momento come questo. Una crisi di governo è sempre legittima ma bisogna tener conto del momento in cui si fa. Renzi si è dimostrato ampiamente inaffidabile, coi suoi parlamentari di Iv abbiamo sempre lavorato bene, stiamo cercando di fargli comprendere che la strada della responsabilità verso il Paese prescinde da Renzi". Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario agli Esteri di M5s, Manlio Di Stefano. Quindi si' ai senatori Iv ma non al loro leader? "Mi pare evidente, è lui che si è fatto fuori". Si sente di dire 'mai più con Matteo Renzi'? "Assolutamente mai più con Renzi, il che non vuol dire mai più coi parlamentari di Iv". Ora che non c'è più il suo collega Ivan Scalfarotto, ex
sottosegretario, il suo lavoro è aumentato? "Non ho notato molte differenze, mi dispiace perché aveva una delega molto importante, quella al commercio europeo. Si è fatto dimettere, come Renzi, forse l'argomento non gli interessava", ha concluso il sottosegretario.
sottosegretario, il suo lavoro è aumentato? "Non ho notato molte differenze, mi dispiace perché aveva una delega molto importante, quella al commercio europeo. Si è fatto dimettere, come Renzi, forse l'argomento non gli interessava", ha concluso il sottosegretario.
Rotondi (Fi): sono di rito contiano ma resto con il Cav
"Sono un berlusconiano di rito contiano, come ce ne sono di rito salviniano. Ma tanto rimaniamo tutti con Silvio". Lo afferma Gianfranco Rotondi in un'intervista realizzata in pigiama al programma Tagada su la7.
Crisi di governo, fonti della maggioranza: Conte potrebbe salire già oggi al Quirinale
Il premier Giuseppe Conte potrebbe recarsi già oggi al Quirinale per conferire con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo è quanto si apprende da fonti parlamentari della maggioranza.
Camani (Pd): con crisi al buio rischio concreto è voto
"Oggi, alla vigilia della terza ondata di contagi, con il piano vaccinale da implementare e le risorse europee del Recovery da pianificare, aprire una crisi al buio come ha fatto Matteo Renzi è tanto sbagliato quanto dannoso. Il Pd, con Nicola Zingaretti, al contrario, si è sempre mosso nell'interesse nazionale e lavora con convinzione per allargare il campo della maggioranza anti sovranista, aperta a forze liberali e democratiche, e per garantire all'Italia un governo stabile, capace di dare risposte concrete e rapide ai cittadini. L'iniziativa politica di Italia Viva va nel senso esattamente opposto. Renzi, con l'obiettivo di attaccare il Pd e indebolire la coalizione che trova in Conte il suo punto di tenuta e di equilibrio, rende il voto anticipato un'eventualità concreta. Le elezioni oggi sono certamente incomprensibili ma di fronte all'irresponsabilità di Renzi non si possono più escludere". Così in una nota Vanessa Camani, componente della Segreteria nazionale del Pd e consigliera regionale veneta del Pd.
Comincini (Iv): scommetto che la crisi si risolverà
La situazione al governo? "Io ho lavorato per ricucire, non si può far finta che non ci sia stato nulla ma magari questa lacerazione può servire a qualcosa. Questa settimana la 'temperatura' mi sembra più bassa della precedente, ho colto segnali positivi, io sono ottimista. È come se fossimo su un palco e oltre ai protagonisti ci siano degli attori comprimari che però possono spostare la rappresentazione da una parte o dall'altra", ha aggiunto Comincini. Sulla relazione del ministro Bonafede voi di Iv voterete contro? "Su Bonafede nessuno ha ancora detto che voteremo contro, dobbiamo leggere il testo della relazione sulla Giustizia". Tabacci, tra i tanti, ha cercato anche lei? "Mi ha cercato ma non ho risposto, e gli ho scritto un messaggio spiegando che non ero interessato". Alla fine questa crisi si risolverà? "Sì, scommetto che si risolverà. Bisogna sedersi intorno ad un tavolo e guardarsi, e definire il programma in moda serio. Mi piacerebbe una maggioranza più ampia, ma e' un mio auspicio, so che questa mia idea si scontrerebbe con la volontà di altri gruppi", ha concluso l'esponente di Iv, ospite di Un giorno da pecora.
Gelmini (Forza Italia): Conte si dimetta e si apra una fase nuova
"La crisi di governo mette a rischio le risorse del Recovery Plan, i risarcimenti per le attività colpite dal Covid, e persino il piano vaccini. Serve una svolta, e serve subito, per il bene dell'Italia. Conte si dimetta e si apra una fase nuova". Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in una dichiarazione ai telegiornali della Rai
Ciampollillo (Gruppo Misto): al telefono prima del voto, mia scelta sofferta
Poco prima del voto di fiducia al Senato, il 19 gennaio scorso, "ero in aula ma al telefono. Sono stato parecchio tempo al telefono con un caro amico che si chiama Gaetano, siamo amici da tanti anni, è uno che guarda con interesse ai 5 Stelle. È stata una scelta sofferta, al telefono parlavamo del voto, proprio perché per me è stata una scelta sofferta, io sono stato eletto con M5s che ho sempre nel cuore, ma era il momento di superare le divisioni. Alla fine ho deciso insieme a lui di votare per la fiducia". È il racconto, fatto a 'Un giorno da pecora' su Radio1, da Lello Ciampolillo, senatore del gruppo Misto ed ex M5s che la settimana scorsa ha chiesto di votare la fiducia in extremis, a urne chiuse, e si è espresso per il sì al governo. "Ho ricevuto tantissime manifestazioni di sostegno, mi hanno scritto da ovunque", ha aggiunto, mentre sul premier ha confidato: "Avevo sentito Conte tempo prima, avevamo parlato di più cose tra cui del voto di fiducia. Ma dal governo non mi hanno offerto nulla".
Di Stefano (M5s): no a Bonafede è dichiarazione guerra a 5S
"Di fatto sfiduciare un ministro significa che lo stai bocciando in aula. In questo caso, oltre che ministro, Bonafede è capo delegazione del M5s, il che significa dichiarare guerra al M5s". L'ha detto Manlio Di Stefano, sottosegretaria agli Esteri, del M5s, rispondendo a una domanda sul voto alla relazione del ministro della Giustizia, a 'Un giorno da pecora' su Radio1. "Una crisi di governo è sempre legittima ma bisogna rendersi contro del momento in cui si fa - ha proseguito - Renzi ha dimostrato di essere ampiamente inaffidabile e di non amare l'Italia. Noi con i suoi parlamentari parliamo e abbiamo lavorato bene, ma stiamo cercando di far capire loro che c'è strada di responsabilità da seguire". Quindi, no a Renzi e sì ai parlamentari renziani? "Assolutamente sì, mi sembra evidente. Mai più con Matteo Renzi, che non significa con i parlamentari di Iv, loro mi sembrano le prima vittime".
Giustizia, Costa-Magi (Azione-Più Europa): recepire direttiva presunzione innocenza
"L'Italia dica basta alla giustizia spettacolo, perché i processi si celebrano nelle aule dei Tribunali, non in tv, sulle pagine dei giornali o sulla Rete". Oggi purtroppo la vera sentenza è la conferenza stampa o il titolo del quotidiano che si diffonde durante le indagini, visto che la sentenza 'vera' arriva solo dopo anni. E quand'anche, come spesso avviene, fosse di assoluzione, non recupera il danno d'immagine subito". Lo dicono i deputati Enrico Costa e Riccardo Magi, di Azione-Più Europa. "Per questa ragione - proseguono - chiediamo che l'Italia recepisca la Direttiva europea sulla presunzione d'innocenza. Rivolgiamo perciò un appello al Governo affinché esprima parere favorevole ai nostri emendamenti alla legge di delegazione europea, anche perché varie componenti della maggioranza hanno dimostrato di condividere questa impostazione".
Bernini: sul Recovery plan il governo scherza col fuoco con l'Europa
"Il Recovery Plan italiano fa acqua da tutte le parti. I rilievi di Confindustria evidenziano quanto Forza Italia sostiene da settimane: al momento è solo un campionario di buone intenzioni - ma anche di cattive, come sulla giustizia - totalmente privo però di progetti e cronoprogrammi dettagliati, e che quindi non rispetta le linee guida dell'Unione europea". Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. "Ma non basta: è scomparsa dai radar la questione cruciale della governance, dopo la bocciatura del blitz di Conte che voleva accentrarla tutta a Palazzo Chigi controllando un esercito di tecnici. Chi gestirà i 209 miliardi, se e quando arriveranno, visto che i ritardi accumulati rischiano di farci perdere anche la prima tranche? Non si pensi di utilizzare quelle risorse in modo clientelare per allargare la maggioranza: l'Europa ha inserito una nuova clausola per cui insieme a investimenti e riforme bisognerà presentare un piano credibile di contenimento del debito pubblico. Il patto di stabilità resta sospeso, ma nessuno ci farà più sconti".
Di Battista: Salvini politico indecente
"Il problema non è neppure più l'ottantaquattrenne Berlusconi. Il problema sta nelle coscienze di politici come Salvini. Che un giorno indossano mascherine con l'immagine di Borsellino e l'altro spingono Berlusconi alla Presidenza della Repubblica". Alessandro Di Battista chiude così un lungo e articolato attacco su Facebook al leader FI, sul terreno delle accuse di legami con la mafia, per osservare che "trovo più utile, etico, produttivo e coraggioso attaccare Salvini su queste indecenze. Non - annota l'ex deputato M5s - sui mojito, sulle felpe o sulle foto mentre mangia gli gnocchi di semolino".