Martedì mattina alle 9 è stato convocato il Consiglio dei ministri nel quale il premier annuncerà il passo indietro. Zingaretti: "Con Conte per nuovo governo ampio ed europeista". Sostegno anche di Leu
Meloni: Conte lascia o no? Italia non merita schifo
"Bollettino lunedì 25 gennaio: l'Italia rischia di essere esclusa dai giochi olimpici di Tokyo 2021; le imprese sono in ginocchio e i ristoratori manifestano in piazza; l'Europa bacchetta l'Italia per i ritardi sul Recovery fund - emerge un buco da quasi 16 miliardi di euro nei conti dell'Inps - Un milione e duecentomila lavoratori sono ancora in attesa della cig che non arriva. Cosa fa il Governo davanti a tutto questo? Passa l'intera giornata a occuparsi di beghe di Palazzo. Conte sì, Conte no, Conte ter. Dimissioni si, dimissioni no, dimissioni domani. L'Italia non si merita questo schifo". E' il post scritto dal presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Con dimissioni Conte salterebbe voto su Giustizia
Con le dimissioni del premier Giuseppe Conte salterebbe il voto delle Camere sullo stato della Giustizia. È quanto confermano fonti parlamentari. Il voto sulla relazione del Guardasigilli Alfonso Bonafede era previsto per il Senato mercoledì 27 gennaio e si ipotizzava uno slittamente al giorno seguente, giovedì.
Della Vedova (+Eu): Conte doveva dimettersi prima
"Conte avrebbe fatto meglio a dimettersi prima, anziché proseguire nel vano tentativo di trovare il sostegno di qualche altro senatore, senza alcuna prospettiva politica. Il paese aspetta non una campagna elettorale ma una adeguata campagna vaccinale. Per il Next generation Eu serve una maggioranza 'Ursula'". Lo afferma il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.
Leu: "Convinto sostegno a Conte"
"Convinto sostegno a Giuseppe Conte". Lo dicono fonti qualificate di Leu interpellate sulla fase che si aprirà domani con le dimissioni del premier e per la formazione di un nuovo governo.
Zingaretti: con Conte per nuovo governo ampio ed europeista
"Con Conte per un nuovo governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l'Italia ha davanti". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Domani convocato il Cdm per le dimissioni di Conte
"È convocato per martedì 26 gennaio alle ore 9 il Consiglio dei Ministri nel corso del quale il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, comunicherà ai ministri la volontà di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni. A seguire, il Presidente Conte si recherà dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella". E' quanto si legge in un comunicato del governo.
M5S: Conte-ter inevitabile, unico sbocco crisi scellerata
"Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l'unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all'allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l'interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta. Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Il MoVimento c'è, ed è pronto a fare la sua parte". Cosi' i capigruppo di Camera e Senato Davide Crippa ed Ettore Licheri.
I capigruppo, M5s Conte-ter: inevitabile, unico sbocco crisi scellerata
"Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l'unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all'allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l'interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta. Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Il MoVimento c'è, ed è pronto a fare la sua parte". Così i capigruppo di Camera e Senato Davide Crippa ed Ettore Licheri.
Toti: pronti a Conte ter? Ora non ci sono condizioni
"Al momento non ci sono le condizioni per aggiungersi a questa maggioranza. La risposta quindi è no, anche se fossimo di fronte al Conte quater, non solo ter". L'ha detto Giovanni Toti, leader di Cambiamo! e presidente della Regione Liguria, su Affaritaliani.it alla domanda se i tre senatori di Cambiamo! siano pronti a entrare in un eventuale governo Conte ter, in caso di dimissioni del premier.
Fonti di governo: domani Cdm alle 9 in Conte comunicherà dimissioni
Domani mattina alle 9, a quanto si apprende da fonti qualificate di governo, è stato convocato il Consiglio dei ministri. Alla riunione il presidente Giuseppe Conte comunicherà le due dimissioni.
Toninelli (M5s): porta chiusa a Renzi non a Italia Viva
"Una certezza che oggi abbiamo è che non possiamo certamente fare rientrare Renzi perché è lui che ha creato il problema e non può essere lui la soluzione del problema". Lo ha detto l'esponente del Movimento 5 Stelle, Danilo Toninelli a margine del flashmob in corso a Milano fuori da Palazzo Lombardia per protestare contro la giunta Fontana. "Con gli esponenti di Italia Viva capaci di buona volontà si può parlare, con Renzi ovviamente le porte sono completamente chiuse - ha aggiunto -. Il presidente del consiglio Conte ha lanciato un appello mettendoci la faccia in Parlamento, a questo appello uno risponde. Non ci sono chiamate e tentativi di spintonare qualcheduno, ma il tentativo di mandare avanti un governo che ha il motore acceso".
Governo, domani Conte al Colle per dimissioni
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte salirà al Quirinale domani, dopo un passaggio in cdm per comunicare le sue intenzioni, per rassegnare le dimissioni. Lo si apprende da fonti di governo.
Toninelli (M5s): nostri ministri tengono botta, se altri vogliono cambiare possono farlo
"I nostri ministri tengono botta. Se qualcun altro pensa sia utile cambiare i propri, penso agli altri partiti della maggioranza, possono farlo tranquillamente". Lo ha detto l'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli, a margine del flashmob di protesta contro la giunta Fontana organizzato fuori da Palazzo Lombardia a Milano, a proposito di un possibile rimpasto di governo.
Franceschini convoca riunione dei ministri con Zingaretti
Stando a quanto si apprende, il capo delegazione del Pd, Dario Franceschini, ha convocato una riunione dei ministri dem a cui partecipa anche il segretario nazionale Nicola Zingaretti.
Romani (Idea-Cambiamo): sì a maggioranza allargata e senza pregiudiziali
Di fronte al momento che stiamo vivendo tra la pandemia ancora attiva, i ritardi dei vaccini, il rischio sblocco dei licenziamenti a breve, il Recovery plan entro il 30 aprile, il riposizionamento delle spese sanitarie regionali e il decreto Ristori 5, non comprendo il fatto che si consideri come opzione il voto. Sono per un governo di unità nazionale o come si voglia chiamare, forse governo di salvezza è eccessivo, ma di sicuro con un appello forte del presidente incaricato - se è vero che in queste ore potrebbe salire al Quirinale per dare le dimissioni - al senso di responsabilità delle forze politiche". Così, interpellato al telefono, Paolo Romani, senatore della componente Idea-Cambiamo e appartenente al gruppo Misto. Alla domanda se l'appello debba coinvolgere tutte le forze politiche, anche quelle che erano già nella maggioranza, Romani ha risposto: "Penso proprio di sì, non si può essere pregiudiziali in un momento così".
Giacomoni (FI) a Sky TG24: servirebbe un governo forte e autorevole
"Non si possono affrontare la crisi sanitaria ed economica con un governo immobile. Abbiamo il Presidente del Consiglio intento a cercare, con il lanternino, dei senatori per puntellare la sua sparuta maggioranza". Lo ha detto a Sky TG24 Economia il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito azzurro. "Oggi sui mercati finanziari - ha sottolineato - stiamo pagando un prezzo altissimo. La reputazione del nostro Paese è peggiore di quella della Grecia. Ecco perché in questo momento non possiamo permetterci un governo immobile, bloccato a causa delle divisioni della maggioranza. Servirebbe un governo forte e autorevole. Conte dovrebbe prenderne atto e dimettersi nell'interesse del Paese".
Quagliariello (Idea-cambiamo): esecutivo unità ma con discontinuità
"La nostra posizione non cambia, per noi vale l'ipotesi di un governo di unità nazionale con una proposta che sia aperta a tutti ma con una forte discontinuità nella squadra. Stiamo a vedere quello che succede in queste ore, di certo un governo di unità nazionale deve avere un impianto nazionale, non lo stesso assetto attuale". A dirlo è il senatore Gaetano Quagliariello della componente Idea-Cambiamo.
Giacomoni (Fi): piano saltato,Italia produca i suoi
"Emergenza sanitaria ed emergenza economica sono due facce della stessa medaglia. Se non si affronta in modo serio la prima non si riuscirà mai a superare la seconda. Per questo è fondamentale che il governo venga in Parlamento e riveda il Piano vaccini, perché quello attuale è già fallito". Lo ha detto a Sky Tg24 Economia il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni "Sui vaccini Forza Italia chiede che si segua l'esempio di Israele - ha sottolineato -, bisogna fare in modo che l'Italia possa anche produrre il vaccino, per poi distribuirlo e somministrarlo. Solo vaccinando più persone possibile, nel minor tempo possibile si potrà affrontare l'emergenza economica con meno tasse, meno burocrazia e più investimenti. E ancora, sarebbe opportuno che per aiutare le aziende il risparmio privato, incentivato fiscalmente, sostenga la loro patrimonializzazione. L'Idea è un Fondo sovrano italiano". E sui ritardi della consegna dei vaccini, Giacomoni ha lanciato una proposta: "se queste aziende non rispettano gli accordi presi, sarebbe opportuno 'acquistare' la loro 'licenza', facendo in modo che l'Italia possa produrlo in autonomia. Se aspettiamo le cause civili contro queste aziende, purtroppo, l'Italia muore".
All'ora di pranzo ex Forza Italia Polverini è stata a Palazzo Chigi
L'ex deputata FI Renata Polverini è stata vista uscire, attorno all'ora di pranzo, da Palazzo Chigi. Polverini è una dei "costruttori" con cui c'è un'interlocuzione della presidenza del Consiglio per la costituzione di un nuovo gruppo di volenterosi.
Lacorazza (Pd): no a maggioranze indistinte
"Non siamo fuori da una stazione ferroviaria a tentare la fortuna ed assistere, cascandoci, al giochetto tra compari che stimolano a partecipare perché il premio è assicurato". Lo sostiene Piero Lacorazza (viceresponsabile organizzazione del Partito Democratico Sud e Isole), specificando che "fuor da metafora, c'è una chiara linea proposta dal segretario Zingaretti ed approvata dalla direzione nazionale del partito sulla quale è corretto attestarsi. No a maggioranze indistinte che imbarchino gli amici dei nemici di quell'Europa che ha riacceso la speranza anche in Italia con il Recovery Fund. Sì ad un allargamento della maggioranza che sia coerente con la vocazione europeista perché su questa linea, se si dovesse andare al voto, è possibile costruire una battaglia a testa alta con la consapevolezza di poter vincere".