Crisi governo, alla Camera passa la fiducia a Conte con 321 sì. Ora il voto al Senato
L'esecutivo passa il primo scoglio a Montecitorio, 259 i "no". Nelle prossime ore la votazione a Palazzo Madama. Il presidente del Consiglio si appella alle forze europeiste. Poco prima di entrare a Montecitorio: "La situazione non è affatto semplice, speriamo di uscirne. Credo nei parlamentari e nel Paese". Pd e M5s chiudono all'ipotesi di riportare IV nella maggioranza. Renzi si dice pronto a discutere "con chiunque"
Al via le repliche di Conte in Aula Camera
È ripresa la seduta dell'Aula della Camera con le repliche del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Tajani: "Da FI no a fiducia ma agiremo per bene Italia"
"Il gruppo di Forza Italia sia alla Camera che al Senato non voterà la fiducia a un governo di sinistra. Ma naturalmente siamo disponibili a fare ciò che serve all'Italia. Voteremo l scostamento di bilancio, il decreto ristori e abbiamo pronte le nostre proposte sul Recovery Plan". Lo ha detto il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajani. "Continueremo a lavorare, a fare quello che abbiamo sempre fatto, non c'è alcun problema. Questa sera ci riuniremo con Berlusconi e con tutto il centrodestra", aggiunge Tajani.
Fratoianni: "Fiducia a Conte perché lavoriamo per Paese"
"Ho molto rispetto per il collega Scalfarotto, per le ministre Bellanova e Bonetti e sono sicuro che ci voglia molta fatica ad abbandonare un ruolo di governo, temo, però, che ci voglia più fatica e coraggio, per milioni di italiani e di italiane, ad affrontare le conseguenze che questa drammatica crisi sanitaria produce sulla loro vita materiale giorno dopo giorno. Nessuno ha capito questa crisi, e nel merito è difficile davvero rintracciare le ragioni che hanno portato a questa situazione". Così Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali, in Aula alla Camera dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio.
Fedriga: "Nuova maggioranza insostenibile"
"Se si dovesse creare una nuova maggioranza, seppur molto risicata, questa non sarebbe formata da gruppi parlamentari che danno fiducia a un governo, ma da dei singoli parlamentari che decidono di spostarsi da una parte all'altra, e questo è insostenibile". Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, alla trasmissione Tagadà de La7. Soffermandosi sulle reazioni del Centrodestra, il governatore ha evidenziato che è stata presa "una posizione condivisa e molto compatta". "Mi auguro - ha concluso - che quella coerenza rimanga perché è fondamentale".
Fedriga: "Che Paese strano che siamo"
Grazie a Renzi per la crisi di governo? "A me piacerebbe ringraziare chi fa tornare a scegliere i cittadini in questo Paese ". Così ha risposto il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga intervenendo alla trasmissione "Tagatà" su La7. Siamo proprio - ha spiegato - "un Paese un po' strano: abbiamo al governo un partito che ha perso le elezioni e oggi ci viene detto che nell'ipotesi di questa nuova maggioranza il Pd dovrebbe avere la parte preponderante. Siamo strani perché chi si auto dichiarava di aver perso le elezioni, come Renzi, nella stessa legislatura improvvisamente diventa il partito che dovrebbe esprimere - se ci sarà il governo, se ci saranno dei cambiamenti se ci sarà il Conte ter - la più ampia percentuale di rappresentanza all'interno dell'esecutivo".
Fedriga: "Se Conte senza maggioranza vada da Mattarella"
"Mi auguro che se il Presidente del Consiglio non avrà la maggioranza assoluta in un ramo del parlamento, vada dal presidente della Repubblica e rassegni le dimissioni". Così Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, alla trasmissione "Tagatà" de La7. "In un momento come questo, di tenere in piedi un governo con la minoranza sarebbe un atteggiamento irresponsabile, che non possiamo permetterci", ha aggiunto il governatore regionale: "In un momento di piena pandemia è una cosa inaccettabile. Un governo di minoranza composto di alcuni trasformisti che passano da un partito all'altro è ancora più irresponsabile", ha concluso Fedriga.
Conte svolgerà le repliche in Aula alle 17,15
Secondo quanto si apprende da fonti di Montecitorio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, svolgerà le repliche alla ripresa dei lavori dell'Aula della Camera dopo la pausa per la sanificazione, ovvero alle 17,15.
Crisi di governo, da "Recovery" a "pandemia": le parole chiave di Conte alla Camera
Il premier, nel suo discorso all'Aula, ha utilizzato alcune espressioni e vocaboli per puntualizzare le parti dell'intervento. Ecco quali sono. LA GALLERY
Orlando "Da Conte fisionomia politica a coalizione"
"Oggi Conte ha posto le basi per fare un ragionamento, ha dato una fisionomia politica alla coalizione, è la prima volta, come coalizione degli europeisti e antisovranisti". Lo ha detto il vice segretario Pd, Andrea Orlando, allo speciale Tg1 sulla crisi politica. Il presidente del Consiglio "ha posto l'esigenza di fare i passi che noi sollecitavamo da tempo, con una accelerazione", ha aggiunto Orlando.
Nannicini: "Chiesta svolta da tempo,Conte lo ricorda?"
"Diciamo che se il Pd chiede da tempo una svolta e un rilancio dell'azione di governo, come ha sottolineato anche Zingaretti nella nostra direzione, qualcuno deve essersi scordato di ricordarlo a Conte prima del suo intervento di oggi alla Camera". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd, Tommaso Nannicini aggiungendo gli hashtag #RipartireSulSerio #CrisiDiGoverno.
Maggioranza lavora su numeri Senato, pressing su indecisi
A palazzo Madama si parte da una base di 151 voti, comprendendo già quelli dei senatori a vita Monti e Cattaneo. Ma la maggioranza sta lavorando a consolidare i numeri quando il premier Giuseppe Conte domani interverrà per chiedere la fiducia dell'Aula. Si punta ad arrivare all'asticella dei 157-158 sì. Ci sarebbe una trattativa con tre esponenti di Forza Italia, tra cui - riferiscono fonti della maggioranza - l'azzurra minuto. "Potrebbe arrivare il soccorso di alcuni voti di FI", spiega uno dei senatori che sta lavorando al 'dossier'. Attivi soprattutto i senatori del Maie. Tra i senatori a vita sicuro il sostegno della senatrice Segre e molto probabilmente del senatore Rubbia, mentre non dovrebbe venire in Aula Renzo Piano. Italia viva anche al Senato confermerà la linea dell'astensione ma due senatori non dovrebbero essere presenti. Contatti in corso ancora con i centristi che, però, spiega una fonte del fronte rosso-giallo, potrebbero arrivare in maggioranza in un secondo momento. "Il problema - spiega uno dei 'big' della maggioranza - ci sarà il giorno dopo. Se Italia viva converge sul centrodestra nelle Commissioni si rischia lo stallo. Potremmo andare sotto anche sugli emendamenti".
Orlando: "Iv aveva strategia ma aspettava occasione"
"Ricucire lo strappo è difficile, se non impossibile. Non per ragioni di ripicca: ci troviamo di fronte a una ripresa di una strategia fermata dalla pandemia, ma Italia viva era decisa a dare una natura tattica e transitoria a questa alleanza. Appena si è aperta una finestra c'è stata una azione di questo tipo". Lo ha detto il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, allo speciale Tg1.
Vono (Iv): "Domani potremmo anche votare contro..."
"Mi astengo, come il gruppo. Poi tutto è in divenire. Aspettiamo. Se il discorso di Conte è una replica come quella di oggi vedremo, vedremo". A Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la senatrice di Italia Viva Gelsomina Vono spiega dunque che "la fiducia non la voto, in ogni caso". "Domani o ci asteniamo, o non votiamo o votiamo contro", prosegue passando in rassegna i possibili gradi di separazione dalla maggioranza. "Non posso e non voglio - ribadisce - votare sì, di questo sono convinta". Quanto alla possibilità che Iv voti contro Conte, Vono dice che "può darsi, dipende da quello che dirà Conte". "È tutto messo nelle probabilità, nelle possibilità", risponde a chi la sollecita sulle possibili ripercussioni del no dei renziani alla fiducia.
Assemblea gruppo Iv conferma astensione a Camera
Italia viva conferma l'astensione sul voto di fiducia dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera. È quanto emerge al termine di una riunione dei deputati del gruppo.
De Bonis (Maie): "In Senato Conte avrà 158 voti"
"Domani arriveranno i voti sufficienti in una maggioranza semplice per superare questa fase critica, poi credo che a breve ci sarà una maggioranza più solida". Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il senatore del gruppo Maie Saverio De Bonis. "Ci auguriamo che questa quarta gamba che sostituirà Renzi sia presto riempita da nuovi volenterosi, che in parte arriveranno da Italia Viva - aggiunge -, mi dicono potrebbero essere due o tre". De Bonis esclude la possibilità di un suo incarico a ministro dell'Agricoltura ("Sono le solite fake sul totonomine. Io sono al servizio dello Stato", afferma) e prevede che domani Conte "arriverà a 158" voti in Senato. Come? "Ci saranno dei colleghi responsabili, e poi - risponde - ci sarà un'altra sorpresa. Il mio pronostico è che arriveremo a 158".
Giammanco: "Liberali e riformatori hanno casa in FI"
I veri liberali, gli europeisti e i riformatori hanno già una casa, quella casa si chiama Forza Italia ed è posizionata saldamente nell'area di Centrodestra". Lo afferma Gabriella Giammanco, Vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato e portavoce azzurra in Sicilia. "Non potremmo mai sostenere un Governo che parla tanto di riforme ma che ad oggi non ne ha fatta nemmeno una, stiamo ancora aspettando la tanto annunciata riforma della giustizia, promessa dall'inizio della legislatura e mai venuta alla luce. Non potremmo mai riconoscerci nel Governo del reddito di cittadinanza, dei bonus, dei monopattini e dei banchi a rotelle. Il Presidente Conte ha affermato che i ristori sono stati proporzionati alle perdite subite ma sa benissimo che non è così, dice che il Parlamento dovrebbe avere un ruolo centrale e poi lo mortifica con continui colpi di fiducia, afferma che siamo stati determinanti in Europa sul Next Generation Eu sapendo che siamo il Paese che ha ricevuto di più solo perché ha subito le maggiori perdite a causa della pandemia. Da ultimo, Conte oggi strizza l'occhio alla Cina e annuncia la riforma fiscale per 'conseguire una migliore distribuzione della ricchezza', ci ha voluto anticipare l'introduzione di una patrimoniale?! No, così non va. Alla logica dell'uno vale uno preferisco quella dell'uno vale quanto merita, alla società della decrescita felice, che umilia le competenze, preferisco una società libera e un governo che valorizza chi vale col lavoro e non con l'assistenza.
Mulè (FI): "Da Conte appello patetico, vada a casa"
"Da Conte è arrivato un tardivo e patetico appello: 'Aiutateci'. Aiutarlo a fare che cosa visto che non ha mai voluto ascoltare le opposizioni e il parlamento". Lo dichiara Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, intervenendo a Tgcom24. "Smettiamola con questi banali richiami all'europeismo da parte di un premier espressione di un Movimento andato in Francia a sostenere i facinorosi dei gilet gialli. Non c'è futuro per il Paese se il governo si reggerà con maggioranze raccogliticce e senatori pescati qua e là senza visione e senza idee. Siamo d'accordo con Conte: voltiamo pagina, dunque vada a casa e rassegni le dimissioni lasciando al centrodestra la possibilità di governare il Paese", conclude.
M5s Europa: "È Meloni la 'poltronara'"
"Giorgia Meloni accusa Conte di essere un poltronaro. Proprio lei, in politica da 23 anni, che oltre a essere membro (assenteista) della Camera dei Deputati, è anche consigliere comunale di Roma e presidente del gruppo europeo #Ecr. Che coraggio!". Lo scrive sui social M5s Europa.
Terminato dibattito a Camera, ora sanificazione Aula
È terminato nell'Aula della Camera il dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ora si procederà alla sanificazione dell'Aula. La seduta riprenderà alle 17.15. Sono state presentate due sole risoluzioni: una di maggioranza, che si limita ad approvare le comunicazioni di Conte, e una unitaria del centrodestra. Alla ripresa dei lavori il premier potrebbe svolgere le repliche (ma secondo fonti parlamentari Conte sarebbe orientato a rinunciarvi), quindi il governo porrà la fiducia e si svolgeranno le dichiarazioni di voto. In ultimo la 'chiama': l'esito del voto di fiducia è atteso intorno alle 20,30-21.
Donzelli (FDI): "Discorso Conte è stato debole"
L'intervento in Aula alla Camera del presidente del Consiglio Conte oltre ad essere stato politicamente debole è stato anche umanamente miserevole perché ha mischiato i morti di Covid con la riforma della legge elettorale. Conte dice di volere un governo forte ma un governo forte non lo si ottiene racimolando qualche transfugo ma andando a elezioni". Così Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia intervenendo a Sky TG24.